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ATP Parigi-Bercy: sarà Tsonga a sfidare Berrettini, bene Cilic e Raonic

Intristito dalla defaillance di Federer è cominciato oggi a Bercy, palazzetto dello sport poco distante dalla Gare de Lyon – e ancora meno ovviamente da quella di Bercy – l’ultimo Masters 1000 di questa stagione che almeno a questo livello ha sancito un certo ricambio. Basti pensare che Djokovic e Federer hanno vinto un solo torneo di questo livello – a Miami e Madrid – e Nadal due, Roma e Rogers Cup. Quanti Medvedev, vero uomo nuovo di questa seconda metà dell’anno, mentre gli altri se li sono presi Thiem e, pensate un po’, Fognini. In genere Bercy è terreno di caccia per le seconde file, visto che tutti i big pensano alle Finals, e quindi la cosa più probabile è che l’elenco dei vincitori si allunghi. Le teste di serie scenderanno in campo a partire da domani e quindi oggi spazio ai comprimari.

Il match più interessante finora è stato tra Sam Querrey e Jeremy Chardy. Una partita, come molte altre di questi primi turni del torneo di Bercy, che era poco più di un allenamento agonistico, in quanto non aveva particolari ricompense in palio. A prevalere è stato il padrone di casa in rimonta per 5-7 6-3 7-5.
La partita ha visto una forte incidenza del servizio e del dritto. Querrey ha ovviamente cercato di fare leva sul proprio servizio, costante, potente e preciso, per avviare gli scambi in cui cercare di sfondare col servizio. Chardy ha soprattutto cercato di farsi forza col dritto, il suo colpo migliore, ed ha anche tentato di incidere col servizio, che però, seppure potente e preciso, è meno costante ed incisivo di quello dell’americano.
Il primo set è stato giocato alla pari. Non si sono visti né break né palle break fino al 6-5 per Querrey. Principalmente si è giocato su scambi brevi. Sul 6-5 l’americano ha sfruttato un calo di Chardy al servizio ed alla prima palla break ha operato il break ed ha fatto suo il set.
Il secondo set ha invece visto Chardy recitare la parte del protagonista. Il francese, forse punto nell’orgoglio a causa del modo in cui era terminato il primo set, dove aveva sprecato diverse palle per il tie-break, ha offerto una buonissima prestazione in risposta, vincendo il set con due break di vantaggio, uno avvenuto sul 2-2 e l’altro sul 5-3 in suo favore.
Il terzo set ha visto un nuovo dominio dei servizi, anche questa volta fino al dodicesimo gioco (come nel primo set), quando Querrey ha sprecato due palle per andare al tie-break ed alla prima palla break ha ceduto la battuta, consentendo così a Chardy di vincere il set per 7-5 e così il match.
Al prossimo turno per Chardy ci sarà Medvedev, in un match che sembra già scritto.

Continua la crisi di Coric, che dopo aver vinto il primo set è stato praticamente travolto dal solito Verdasco, capace di tutto e del suo contrario nello spazio di pochi minuti. Per quanto sembrino entrati nell’ultima parte della loro carriera, Cilic e Raonic hanno ancora voglia di lottare e oggi hanno regolato Hurkacz e Norrie. Anche l’altro veterano Tsonga, che ha vinto Bercy nell’ormai lontanissimo 2008, ha mostrato gli artigli, superando il solito Rublev, capace di regalare un incredibile serie di occasioni. Il premio per Jo è Berrettini, sarà più difficile?

Primo turno

[Q] J. Chardy b. [Q] S. Querrey 5-7 6-3 7-5
Ch. Garin b. P. Cuevas 6-4 6-3
M. Raonic b. [Q] C. Norrie 6-3 6-2
F. Verdasco b. B. Coric 3-6 6-4 6-3
B. Paire b. [LL] D. Dzumhur 7-5 6-4
R. Albot b. N. Basilashvili 6-3 6-2
J.L. Struff b. [Q] Y. Nishioka 4-6 7-5 6-2
M. Cilic b. H. Hurkacz 7-6(5) 6-4
[WC] J.W. Tsonga b. A. Rublev 4-6 7-5 6-4
[Q] C. Ruud vs [WC] A. Mannarino

Giovanni Vianello

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Giovanni Vianello

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