Ancora una volta, Camila Giorgi non riesce a mettere le mani sul titolo di campionessa di un evento WTA.
È vero che la marchigiana ha vinto due tornei fin qui in carriera, ma le sconfitte all’ultimo atto sono addirittura sei e nel loro sviluppo ripropongono un po’ quei momenti “da montagne russe” che l’azzurra vive quando è in campo.
Il 5-7 7-5 6-4 per Magda Linette nell’atto conclusivo della prima edizione del WTA International nel Bronx ha avuto due momenti chiave in due turni di servizio della polacca tra secondo e terzo set. Nel primo caso, sul 4-4 nella seconda frazione, doveva difendersi dal grande rientro della rivale che era risalita da 1-4 e si procurava in tutto 4 chance per andare a servire per il match. In un game da 22 punti, però, il sorpasso non riusciva e da lì Giorgi è andata in difficoltà, riuscendo a salvare due set point sul 4-5 ma cedendo la battuta sul 5-6. Nel set decisivo, infine, un nuovo turno di battuta infinito di Magda Linette avrebbe probabilmente spezzato il grande equilibrio a favore di Camila, che ancora una volta non sfruttava 4 palle del (doppio) break sul 3-1 in suo favore e di nuovo dopo un game di 22 punti permetteva all’avversaria di tornare in scia.
Tantissimo da recriminare per l’azzurra in quelle fasi dove è sempre stata a “ballare” su un filo fin troppo sottile, che le aveva permesso di venire fuori in maniera eccellente nella fase finale del set d’apertura ma che poi non le ha mai detto bene quando era il momento di ammazzare la partita. Una sconfitta che, con la rimonta da 2-4 a 6-4 subita, ha ricordato da vicino diverse occasioni non sfruttate dalla nostra tennista a cui spesso anche noi non riusciamo a trovare un vero equilibrio nei nostri giudizi: splendida quando tutto le riesce perfettamente, molto negativa quando le giornate non girano come vorrebbe e la tanta tensione che le prende e quasi non la lascia respirare. E dire che in questa settimana era anche riuscita a mettere delle buone pezze nelle giornate meno brillanti, tra il match di secondo turno vinto contro Andrea Petkovic e la grande battaglia contro Qiang Wang in semifinale.
Quella di oggi per certi versi fa molto più male della sconfitta patita a Washington contro Jessica Pegula perché lì non era proprio riuscita a giocare. Oggi era partita molto bene e in più occasioni è sembrata poter mettere in bacheca il primo titolo di un 2019 molto complicato da decifrare. A oggi, tra un grave infortunio al polso e due finali perse in un mese, la sensazione è che siamo di fronte a una nuova serie di montagne russe, un sali scendi che Camila non vuole abbandonare.
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