[Q] C. Gauff b. P. Hercog 3-6 7-6(7) 7-5
La dolce follia di una ragazzina di quindici anni: scoprirsi forte abbastanza da recuperare una partita finita, strafinita, dove non sembrava avere il livello per provare a rientrare contro un’avversaria molto più esperta e che stava gestendo perfettamente la situazione.
CoCo Gauff è alla seconda settimana di Wimbledon, al primo torneo Slam tra le professioniste. Nata nel 2004, ha appena vinto la sua sesta partita in carriera sull’erba. La cosa divertente è che ne ha giocate proprio sei, fin qui. Una sfida completamente diversa dalle precedenti, dove alla fine è stata lei ad averne di più a livello mentale, ribaltando l’inerzia e prendendosi meritatamente una vittoria che sa di persona già matura e pronta, coprendo l’enorme inesperienza che per forza di cose in questo momento ha.
Rispetto al match contro Venus Williams, e anche a quello contro Magdalena Rybarikova, questa sera ha avuto a che fare con un’avversaria che la lasciava giocare, con palle senza peso continue, e tanti errori da parte di Gauff, che faceva molta più fatica a incidere. Un primo set molto complicato finiva nelle mani della slovena, per 6-3, che nel secondo set continuava la sua fase di grande controllo sulla partita e arrivava fino al 5-2 in suo favore. Un primo match point salvato al servizio, un secondo in risposta, sul 3-5, e da lì cominciava un’altra gara. Hercog si era fatta molto tesa nei momenti chiave, e il tie-break è stato un braccio di ferro mentale dove la statunitense partiva con meno ritardo e punto dopo punto ha girato dalla sua la sottile bilancia che pesava l’equilibrio instabile dell’incontro.
Al terzo set point, con uno scambio di 32 colpi, si è presa il punto che è valso il 9-7 e il secondo set. Non sembrava neppure più di essere sull’erba, visto che le due stavano impostando il resto dell’incontro, e mentre Gauff innalzava il rendimento del servizio la slovena si trovava sempre più dietro rispetto alla linea di fondo campo, scivolando indietro di un break e riuscendo a rientrare con un mezzo miracolo, all’unica chance disposibile, sul 2-4. Si è arrivati nuovamente in volata, e ancora una volta Gauff è sembrata la migliore, soprattutto nell’atteggiamento di non voler mai sbagliare. Non ha preso veri rischi, ma ha letto molto bene la situazione con Hercog che invece sembrava con meno energie e più bloccata, ormai due metri distante dalla linea di fondo campo.
La slovena si è salvata sul 4-5, mentre sul 5-6 ha avuto una chance di 6-6 ma nello scambio ormai era condannata a meno di non uscirne con qualcosa di speciale dopo 20, 30 colpi. Non è tennis da erba, ma è il tennis che è valso il proseguo del sogno per Gauff, che dopo l’ultimo attacco a rete ha cominciato a saltare in mezzo al campo come una matta, con tutto il Centre Court in visibilio. Una favola, che adesso la vedrà contro Simona Halep nel primo Manic Monday della carriera.
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