Lo dicevamo ieri: a giudicare dai rispettivi esordi c’erano vere chance che già in questa settimana chi si sarebbe trovata maggiormente in difficoltà tra Naomi Osaka, che ha difficoltà nel passaggio all’erba, e Ashleigh Barty, reduce dal primo titolo Slam, era proprio la giapponese.
Per quanto però dicevamo che non c’era tanto da sorprendersi, la sconfitta della giapponese al secondo turno di Birmingham non può che alzare qualche domanda. Poco brillante all’esordio contro Maria Sakkari, oggi ha fatto se possibile anche peggio e già solo da un punto di vista fisico è sembrato che non tutto stesse funzionando nella giusta direzione.
Nel 6-2 6-3 subito contro Yulia Putintseva c’è stata una delle peggiori versioni della Osaka dell’ultimo anno e mezzo. Molto fallosa, dopo aver subito per i primi 5 game la varietà di gioco della kazaka è sembrata non crederci più anche se il cambio di campo nel secondo parziale in cui si è accasciata a terra, sedendosi quasi per volersi sistemare in una posizione più comoda, e a giudicare dalla scarsa intensità al servizio, lasciano aperte ipotesi di problemi fisici alla schiena, zona che ha già subito problemi nell’ultima parte del 2018.
L’altro giorno dicevamo che una delle costanti, quando la numero 1 del mondo andava in difficoltà, era la percentuale di prime palle che rimaneva sotto al 50%. Oggi è stata al 61% per tutto il primo parziale, ma soltanto in un’occasione ha tenuto la battuta, indietro 5-0 e salvando set point. Le cose non sono migliorate nel secondo set, e la testa non poteva non tornare a quelle circostanze della scorsa stagione dove, comunque anche con Sascha Bajin, viveva giornate in cui si notava come con la testa era altrove. Pur non volendo dare troppo peso all’ipotesi di un fastidio alla schiena, l’andamento del match è stato piuttosto anomalo e quella scena al cambio campo, con lei accasciata sull’erba, sguardo spento e sensazione di chi oggi non avrebbe potuto fare più di così.
Putintseva, perfetta nella sua impostazione tattica e confermando la vittoria contro la stessa Osaka raccolta un anno fa, si è presa anche il primo (meritato) successo in carriera contro una numero 1 del mondo. Numero 1, ora, quantomai in bilico perché dall’altra parte del tabellone c’è una Barty che continua a macinare risultati. Sesto quarto di finale su otto tornei in stagione, 33 vittorie su 38 partite, le ultime sette arrivate consecutivamente. 6-3 6-4 a Donna Vekic al primo turno, 6-3 6-1 a Jennifer Brady al secondo. È nel momento migliore della carriera, è sulla superficie che più di tutte le piace e può darle tanto, e ha un aspetto mentale di chi sembra non curarsi di tutto quello che le circonda.
Ai quarti di finale avrà Venus Williams. In semifinale, potenzialmente, una tra Barbora Strycova e Kristyna Pliskova. Pur non riuscendo qui, però, ad arrivare alla prima posizione mondiale, tutti i punti che sta aggiungendo alla Race sono oro colato per i prossimi mesi. Al momento guarda tutte dall’alto, in quella speciale classifica, e il vantaggio sulle primissime inseguitrici (Petra Kvitova e Karolina Pliskova) è salito ora a 700 punti.
Risultati odierni
Y. Putintseva b. [1] N. Osaka 6-2 6-3
[8] J. Goerges b. E. Rodina 6-4 6-3
[WC] V. Williams b. [6] Q. Wang 6-3 6-2
[2] A. Barty b. J. Brady 6-3 6-1
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