[31] P. Martic b. [2] Ka. Pliskova 6-3 6-3
La Petra Martic che si mostrava al mondo del tennis femminile nel 2012, al Roland Garros, non c’è più. Quella ragazzina di 20 anni che batteva Marion Bartoli e Anabel Medina Garrigue con un tennis che in molti definirono da “ballerina” è un po’ un lontano ricordo.
Sette anni fa, la croata faceva già vedere che se c’era una superficie dove poteva rendere al massimo quella era proprio la terra battuta. Da allora però, ci sono voluti sostanzialmente cinque anni prima che riuscisse a unire un po’ tutti i tasselli. E se da un punto di vista tecnico si notava che avesse ben poco da migliorare, adesso anche fisico e mente rispondono “presente” e il risultato è un incredibile momento di forma con 15 vittorie nelle ultime 17 partite sulla “sua” terra e un nuovo ottavo di finale a Parigi, raggiunto questa volta disintegrando le avversarie compresa la numero 2 del seeding Karolina Pliskova.
Semifinale a Charleston, con vittorie di valore contro Amanda Anisimova e Belinda Bencic; vittoria a Istanbul, primo titolo WTA in carriera, sconfiggendo Kristina Mladenovic e Marketa Vondrousova; Quarto di finale a Madrid e ora un ottavo di finale al Roland Garros con una nuova vittoria ai danni di Mladenovic e ora 6 game lasciati alla recente vincitrice di Roma. Una partita, quella odierna, che si presentava già abbastanza intricata per Karolina perché il tennis di Martic è molto più vario ma soprattutto sa come premere sul punto debole della ceca, aprendosi il campo con una vasta scelta di opzioni come lo slice di rovescio giocato da manuale.
Due break nel primo set, altrettanti nel secondo dopo essersi ripresa dal 3-2 e servizio per la sua avversaria. Tanta qualità e un servizio che alla fine l’ha aiutata tantissimo nel mantenere la testa di una partita condotta con coraggio e un discreto controllo delle operazioni, costringendo Pliskova talvolta a doversi superare per vincere i punti. La ceca, sul finire della partita, si è anche persa in qualche errore piuttosto brutto, segno ulteriore di una giornata per lei molto negativa. Non si sentiva come vera protagonista dello Slam sul rosso, tradizionalmente quello più difficile per lei, ma sotto sotto probabilmente ci sperava dopo il bell’avvicinamento della settimana del Foro Italico e una zona di tabellone che era chiara fin dai primi turni si sarebbe aperta a ogni sorpresa viste le difficoltà, anche fisiche, di tante teste di serie.
(aggiornamenti a breve)
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