È LA GIORNATA DELLE DICIASSETTENNI (ANCORA PER POCO)
Una dalla Polonia, l’altra dagli Stati Uniti ma con chiare origini dell’Est Europa. Una compirà 18 anni il 31 di maggio, l’altra il 31 di agosto. Una ha raggiunto la prima finale WTA in stagione, l’altra ha portato a casa il primo titolo nel circuito maggiore.
Iga Swiatek e Amanda Anisimova sono tra i volti principali della quinta giornata di questo Roland Garros che ha regalato tanto a livello di temi e ha emozionato per alcune partite veramente tirate e appassionanti. Non è stato questo il loro caso, perché entrambe hanno fatto fuori due top-20 giocando partite da manuale.
La polacca ha impiegato 54 minuti appena per prevalere contro la numero 16 del seeding, Wang Qiang, sfoderando una prova stellare: 33 vincenti e appena 12 errori, con una qualità di gioco che ha annichilito la cinese, regolarista e che su terra rossa fa più fatica rispetto ad altre parti, ma che oggi è stata letteralmente spazzata via. Swiatek, galvanizzata dal momento, si è spesso esibita in rovesci in salto vincenti e ha concluso con due ace nell’ultimo turno di battuta. È la prima vittoria per lei contro una top-20 e l’ha ottenuta nel giorno che precede i suoi 18 anni. Il suo tweet dice tutto
Come lei, anche se forse è già più una conferma, ecco Amanda Anisimova. Non aveva avuto un’ottima stagione sulla terra rossa, al di là del titolo a Bogotà, ma la ragazzina statunitense a Parigi sta confermando le ottime sensazioni maturate in Australia e nel suo percorso verso il terzo turno ha ancora una volta estromesso Aryna Sabalenka. La bielorussa, numero 11 del tabellone, ha avuto la chance di cancellare il netto 6-3 6-1 di Melbourne, ma il primo set perso in volata (era avanti 3-2 e servizio, è scivolata indietro e sul 4-5 ha perso nuovamente la battuta) l’ha segnata perché nei propri turni di servizio, a lungo andare, era continuamente sotto pressione e dal 3-2 nel secondo parziale Anisimova ha dato l’accelerata definitiva verso il conclusivo 6-4 6-2.
Swiatek, che diventa la seconda polacca più giovane di sempre a raggiungere il terzo turno in un Major dopo, ovviamente, Agnieszka Radwanska, se la vedrà ora contro Monica Puig che ha estromesso la numero 21 del tabellone, Daria Kasatkina. Il 6-3 6-1 certifica, se vogliamo, il grande momento di appannamento della ex top-10, che vede sempre più lontane le posizioni di vertice e con i quarti di finale di Wimbledon in uscita il rischio è di dover salutare anche la top-30. Grazie a questo risultato si ripropone di forza in top-100 come numero 1 del proprio paese (era stata n.88 dopo la finale a Lugano, ma nelle ultime settimane aveva giocato poco ed erano usciti i punti di qualche torneo ITF giocato nel 2018).
Anisimova, invece, avrà ora Irina Camelia Begu che in questo torneo ha interrotto una serie di 8 sconfitte consecutive e oggi si è aggiudicata una bella vittoria contro Karolina Muchova 1-6 6-3 6-4 con un ultimo game dove si era vista cancellati due match point con altrettanti serve&volley della ceca, che ha avuto la chance del 5-5 ma il lob difensivo della rumena è stato ottimo perché ha ricacciato indietro Muchova e ha girato l’inerzia dalla sua. Amanda, tra l’altro, è in un’ottima zona del tabellone perché dopo Begu avrebbe un potenziale ottavo di finale contro Ekaterina Alexandrova o la qualificata spagnola Aliona Bolsova. In aggiunta, già oggi può festeggiare un piccolo importante traguardo: dopo il Roland Garros sarà la terza giocatrice nata negli anni 2000 a entrare in top-50 dopo Dayana Yastremska e Bianca Andreescu.
SERENA WILLIAMS PASSEGGIA, HALEP LASCIA ANCORA UN SET PER STRADA
Per una volta, dicevamo, le big passano in secondo piano. Questo perché dopo le fatiche del primo turno la giornata odierna ha messo loro di fronte a partite completamente diverse. Serena Williams, affrontando la numero 243 del mondo, non ha avuto alcun problema nel gestire una partita di buon livello, priva del nervosismo e delle distrazioni del primo turno, e senza concedere alcuna palla break ha rifilato un netto 6-3 6-2 a Kurumi Nara. Al prossimo turno la statunitense avrà Sofia Kenin che ha beneficiato del walkover da Andreescu.
Simona Halep, invece, si è distratta in un momento non opportuno. Aveva la partita in mano, contro Magda Linette, ma da 6-4 5-3 non ha trovato la chiusura malgrado un match point avuto. La polacca, che ha giocato 4 game in quella fase con tanti bei dritti, ha messo insieme i punti che le hanno dato il successo nella seconda frazione ma, malgrado una rumena un po’ sulle gambe, probabilmente seccata per la fatica in più da fare dopo un esordio non brillantissimo, si è subito involata nel terzo set fino al 5-2, quando non è riuscita a chiudere col servizio a disposizione ma è stata abbastanza efficace in risposta chiudendo la pratica 6-4 5-7 6-3 che la proietta al terzo turno.
Non era forse questo l’inizio che Halep avrebbe voluto, ma ancora non sembrano esserci veri campanelli d’allarme e il tabellone le è piuttosto favorevole. Vero, ha lasciato per strada un set contro Ajla Tomljanovic e poi di nuovo oggi, ma prima contro Tsurenko o Aleksandra Krunic e poi contro la vincente di Puig o Swiatek c’è modo di guadagnare la forma migliore. Oltretutto, con l’uscita di Sabalenka, l’ottavo appena sotto è privo di teste di serie.
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