Bianca Andreescu non si ferma. Seppur affaticata, con una coscia fasciata per le tante partite ravvicinate dopo un periodo in cui ne aveva giocate poche a causa di un infortunio e poi della off season, la giovanissima canadese ha battuto Su Wei Hsieh approdando alla prima finale WTA della carriera.
Diciannove anni da compiere, Andreescu è entrata nel tabellone di Auckland passando dalle qualificazioni e il suo percorso è stato fin qui straordinario perché è finita nel lato più difficile del tabellone principale, cominciando contro Timea Babos e poi passando per Caroline Wozniacki e Venus Williams.
Oggi Hsieh per certi aspetti può sembrare la più “comoda” perché non dispone di grande potenza e sembra sempre colpire in maniera piuttosto rilassata, ma la genialità della giocatrice di Taipei è proprio in quella facilità che ha nell’impostare la sua tela di passaggi così poco ortodossi e diversi dal normale che avrebbe potuto dare tantissimo fastidio a una giocatrice non abituata a quelle traiettorie e che sarebbe stata chiamata a correre in lungo e in largo con una fasciatura alla gamba, quindi chiedendo uno sforzo fisico importante a una zona già colpita.
Invece, Andreescu ha dominato l’incontro chiudendo 6-3 6-3, mostrando la stessa qualità di tennis messa in campo in questa settimana incredibile, tra colpi potenti e scambi molto ben costruiti, variando e scendendo a rete. “Non so come mai questo exploit” ha detto a bordo campo a fine match, “forse è Auckland che è riuscita a tirare fuori il meglio di me”. Domani in finale affronterà la campionessa in carica Julia Goerges, che ha battuto 6-1 7-6(6) Viktoria Kuzmova.
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