G. Monfils b. [11] S. Querrey 5-7 6-4 6-4 6-2 (Giovanni Putaro)
Il semifinalista dello scorso anno deve vedersela contro l’estro del 31enne di Parigi, in questo delicatissimo terzo turno. Poco spettacolo e impostazione di gioco relativamente a specchio, nelle fasi iniziali: le grandi doti di battitore di Querrey le conosciamo e anche Monfils infila spesso e volentieri molte prime.
A risentirne sono gli scambi, ridotti all’osso, e soprattutto le occasioni: due sole, una per parte, entrambe vanificate dal servizio avversario, prima del fatidico dodicesimo gioco in cui il francese ha praticamente regalato il set al suo avversario con una serie di errori piuttosto banali di dritto. Dopo una pericolosa caduta, che lo ha costretto a tornare negli spogliatoi, La Monf accende gli animi del Centrale.
Nel settimo gioco alza il livello e con una risposta profonda e due passanti degni del suo nome strappa il break e pareggia i conti. Continuano a scorrere lisci i turni di chi batte anche nel terzo parziale, nessuno sembra riuscire o volere insinuare in risposta e allora ci pensa l’americano ad autoflagellarsi, andando fuori giri tre volte in un game e subendo giustamente un altro passante di Monfils che equivale a break, poi gestito tranquillamente.
Un’ora e quarantacinque ed il comando passa, quindi, in mano al francese, che tra l’altro ha sviluppato, col passare dei minuti, una solidità non indifferente, non concedendo palla break da fine primo set. Completa il capolavoro in apertura di quarto, La Monf, brekkando e caricando se stesso e il pubblico. Ma, cosa ancora più sorprendente, annichilirà totalmente il gioco di Querrey, impedendogli ogni possibilità di rientrare, anzi, lo brekkerà di nuovo, atto che incornicia ancora di più una prestazione eccelsa, nella quale è stato centrato, attento e rapace negli attimi clou.
Giocasse sempre così, Monfils, potrebbe togliersi più di una soddisfazione, ma sappiamo bene quanto la discontinuità abbia fatto da padrone nella sua carriera (insieme agli infortuni). Nonostante tutto, il suo spazio sul verde continua a ritagliarselo (è la prima volta che arriva al quarto turno a Wimbledon) ed ora ad attenderlo c’è un altro big server, il sudafricano Anderson.
[4] A. Zverev b. T. Fritz 6-4 5-7 6-7(0) 6-1 6-2 (Cristina Pozzoli)
La notte ha portato consiglio ad Alexander Zverev che ritorna in campo molto concentrato e determinato, mette a segno un due su due dominando Fritz e raggiunge il terzo turno atteso da Ernests Gulbis.
Si ricomincia con Zverev al servizio e si ripete il copione del primo set di ieri. Piovono sassate di prima e si gioca poco: Lo stesso vale quando è lo statunitense a mettere la palla in gioco. L’equilibrio però dura poco. Nel quarto game Fritz esordisce con due doppi falli, il tedesco non rischia, lo fa giocare e lo porta all’errore con il dritto trovandosi servite su un piatto d’argento tre palle break. Fritz annulla la prima dominando con il dritto e chiudendo con uno smash facile facile ma sulla seconda sbaglia ancora da fondo senza essere eccessivamente sotto pressione e cede il servizio. Arriva il “come on” liberatorio del tedesco che con un turno di battuta devastante mette bene in chiaro che vuole arrivare al quinto. E ci mette dieci minuti per arrivarci tirando fucilate con ogni colpo.
Nel set decisivo regna l’equilibrio e la massima attenzione da parte di entrambi. Il tedesco gioca in risposta e punta a far partire lo scambio piuttosto che cercare subito il vincente che tira solo quando è estremamente sicuro. La tattica paga e vale tre palle break sulle quali però arrivano altrettante prime di Fritz che alla fine riesce a salvarsi. Si va ai vantaggi anche sul servizio di Zverev ma non si vedono palle break che invece concede ancora lo statunitense nel terzo game. Questa volta Zverev non spreca l’occasione e gli strappa il servizio tirandogli una sassata nei piedi in risposta. Fritz prova a resistere nel settimo game recuperando da 0-40 ma non riesce a salvare la quarta palla break scentrando completamente un rovescio in uscita dal servizio. Facile per Zverev, con la prima che si ritrova, chiudere l’incontro al primo match point.
Terzo turno
[1] R. Federer b. J.-L. Struff 6-3 7-5 6-2
[22] A. Mannarino b. D. Medvedev 6-4 6-3 4-6 5-7 6-3
G. Monfils b. [22] S. Querrey 5-7 6-4 6-4 6-2
[8] K. Anderson b. [25] P. Kohlschreiber 6-3 7-5 7-5
M. McDonald vs G. Pella
D. Novak vs [13] M. Raonic
[9] J. Isner b. R. Albot 6-3 6-3 6-4
[31] S. Tsitsips b. T. Fabbiano 6-2 6-1 6-4
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