La volontà o più che altro la speranza di poter tifare per un italiano e avere una finale da questo punto che creasse più interesse, era palpabile stando sugli spalti dell’Aspria tennis Club durante questa settimana.
Forse ci si aspettava un altro italiano, Gianluigi Quinzi, che ha però perso con Arnaboldi e comunque si trovava nella parte di tabellone più difficile, che potenzialmente l’avrebbe visto contro un De Bakker molto solido nei quarti di finale (l’olandese ha perso solo al terzo con Djere), e proprio contro il serbo in semifinale. Probabilmente per Mager anche il tabellone è stato importante, avendo incontrato come unico ostacolo uno svogliato Pedro Sousa e in semifinale Krstic al posto di Dutra Da Silva che sarebbe stato molto più difficile da battere. Tuttavia Gianluca ha il merito di aver giocato per una settimana intera un tennis sempre costante, fatto da pochi errori, da un grande servizio e grande intelligenza tattica.
Nel match di ieri contro Krstic c’è veramente poco da dire: il serbo, che ogni tanto oltre a parlottare con il suo coach giocava anche a tennis, ha perso 6-1 6-3 in soli 55 minuti in un match mai incerto riguardo al vincitore.
Dall’altro lato abbiamo Djere, sicuramente favorito per ovvi motivi in quanto giocatore di un’altra categoria dal punto di vista del ranking, ma abbiamo anche visto quanto sia andato in difficoltà con De Bakker, che ieri ha perso in tre set per 6-7(8) 6-4 5-7, dopo aver avuto anche un set point sprecato nel tie-break. L’olandese infatti è riuscito a infastidirlo variando sempre lunghezza e spin dei suoi colpi, cercando così di limitare la superiorità di Djere in quello che sarebbe stato un gioco monotono da fondo a favore del serbo. Incrociamo le dita nella speranza di vedere oggi alle 16 una finale innanzitutto combattuta, e poi, chissà, portata a casa da Gianluca Mager.