Challenger Milano: italiani dimezzati, male i millennial

Resoconto di giornata da parte del nostro inviato al Challenger di Milano. Gli italiani così così, vincono Arnaboldi e Quinzi che si sfideranno agli ottavi in un derby tutto azzurro.

Parliamoci chiaro, i giovanissimi 2000, oggi, hanno deluso. Poteva sembrare già strana la scelta di non provare le qualificazioni a Wimbledon, e inoltre la scelta di ”prolungare” la stagione su terra non ha funzionato.

Kuhn e Auger-Aliassime hanno perso, ma soprattutto nettamente, con il primo uscito sconfitto in due set con Mager giocando pochi scambi, troppi gli errori da fondo sia di dritto che di rovescio. Il canadese anche non è mai andato vicino a impensierire l’avversario, Thiemo de Bakker, che gli ha rifilato un 6-2 6-1 rapido e senza storia, con l’olandese a cui è bastato tenere il servizio e poco altro, visto la scarsa resa di Aliassime nei suoi turni di battuta (il giovane ha infatti concluso l’ultimo game con 3 doppi falli di fila, anche sul match point.

Per quanto riguarda gli italiani ha vinto Arnaboldi in due set molto tirati con l’olandese Griekspoor, con il break decisivo sul 4-4 nel secondo dopo diverse occasioni, e giocherà agli ottavi con Gianluigi Quinzi, vittorioso oggi contro l’argentino Casanova con un doppio 6-4 e l’argentino che non ne ha proprio voluto sapere di mantenere il servizio a fine secondo set, quando entrambi hanno perso più volte di fila il servizio e alla fine Gianluigi ha chiuso.

Per il resto Pellegrino ha perso 6-2 6-0 con Monteiro, Baldi purtroppo ha perso solo al terzo set con Zapata-Miralles, nonostante abbia vinto il secondo per 6-1; Sousa ha vinto in tre set con l’argentino Arguello; Balzerani ha perso 6-1 6-3 con Grenier; il n.1 del seeding si è complicato la vita con Samper Montana, passando solo 6-1 al terzo e Popyrin ha perso 2 set a 0 con Vilella Martinez.

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