[1] R. Nadal b. [13] D. Schwartzman 6-3 6-4
Rafa Nadal si qualifica ai quarti di finale superando Diego Schwartzman in meno di due ore di gioco, dominando dall’inizio alla fine. Cosa può catturare l’attenzione? Cifre? Record? Numeri? Ormai non si contano più. Come gioca Rafa? Bene. Come si muove? Bene. Sembra in fiducia? Si. Basta, non serve altro. Il primo parziale scivola via sotto il suo controllo, gli basta un break nel sesto game e il gioco è fatto. Nel secondo parziale la storia si ripete, anzi il break arriva ancora prima, nel quinto game. Schwartzman non molla e ci prova in tutti i modi riuscendo a recuperare lo svantaggio nell’ottavo game. Ma Rafa è più forte, due errori di troppo non lo impensieriscono più di tanto e subito dopo allunga ancora e la partita finisce. Se ne riparlerà domani, alle 17.00, quando Rafa affronterà Dominic Thiem. Intanto, il numero uno del mondo ha battuto un altro record: nessuno aveva mai vinto 50 (cin-quan-ta!) set consecutivi sulla stessa superficie, come ha fatto Nadal. Per intenderci, sono più di due slam completi. Prima di lui, c’era John McEnroe, fermo a 49.
[2] A. Zverev b. L. Mayer 6-4 6-2
Sascha Zverev approda ai quarti senza far fatica. Controlla il primo set e dilaga nel secondo. Tutto normale se si guarda alla sua classifica. Essere numero tre del mondo però non è facile, ed esserlo così giovane ancora meno. Sascha è in crescita, sempre più convinto nel difendere la sua posizione in classifica e sempre più determinato ad arrivare a Roma in fiducia.
L’inizio del match è soporifero.
Si gioca poco, il servizio domina, gli errori sono tanti e sembra di assistere a un match sul veloce. L’equilibrio però dura poco, nel quinto game Sascha lascia andare il rovescio, aggiunge tanta voglia di fare che produce buoni frutti e mette a segno il break. La partita è in discesa, Sascha continua a produrre gioco. Solo un break nel quinto game del primo set gli concede di vincerlo e il secondo parziale scorre via ancora più facile per il numero tre del mondo. Al servizio è una macchina e dalla sua parte non si gioca. E fargli un punto da fondo non è facile oggi.
[Q] D. Lajovic b. [4] J. del Potro 3-6 6-4 7-6(6) (Simone Milioti)
Sconfitta amara per Juan Martin del Potro, l’argentino alla sua seconda partita stagionale su terra viene eliminato dopo oltre due ore di gioco dal qualificato Dusan Lajovic. Il serbo ha vinto l’incontro rimontando un set di svantaggio. Vedendola invece dalla prospettiva dell’argentino Juan Martin ha faticato parecchio da fine del secondo set fino alla metà del terzo, in quel momento del Potro era sotto di un break nel set decisivo che però è riuscito a recuperare in extremis raggiungendo l’avversario al tie-break.
Un match con protagoniste le rimonte, prima Lajovic sotto un set, poi Delpo sotto un break al terzo, poi di nuovo il serbo che dal punteggio di 4-0 per l’argentino nel tiebreak ha recuperato lo svantaggio. 5 punti di fila e poi approfittando degli errori dell’argentino si è issato due volte a match point. Juan Martin del Potro ha annullato il primo col servizio, sul secondo ha sparato lungo il rovescio. Il vincitore ad Indian Wells, che poi aveva giocato bene anche a Miami, sulla terra continua a faticare, rimane per lui una sorta di tabù. Si era preso delle settimane per trovare la forma migliore, ma alla prima occasione sul rosso è stato eliminato alla prima difficoltà.
Difficoltà rappresentata comunque da un qualificato non certo una testa di serie o un terraiolo di peso, Lajovic sicuramente sta massimizzando la sua esperienza in terra spagnola e nel prossimo turno se la giocherà contro Anderson, sarà comunque un match dove nessuno dei due partirà sconfitto.
D. Shapovalov b. M. Raonic 6-4 6-4 (Simone Milioti)
I due canadesi non si erano mai incontrati prima d’ora e l’ottavo di finale di Madrid era uno snodo centrale nel momento tennistico attuale dei due. Da una parte Shapovalov ha migliorato fin qui già sette volte il proprio best ranking, dall’altra Raonic stava faticosamente risalendo la classifica almeno per ritornare nei primi 20.
Il match, come era logico aspettarsi, è stato molto caratterizzato dal servizio. Ad avere una miglior tenuta con questo colpo, pressando di conseguenza l’avversario in risposta, è stato il più giovane, Denis. Shapovalov ha concesso, annullandola tra l’altro, una sola palla break in tutto il match, precisamente nel sesto gioco del secondo set. Raonic invece ha avuto numeri peggiori – specie sulla seconda di servizio dove ha fatto registrare un 43% di punti vinti – e, cedendo il break al settimo gioco sia del primo set che del secondo, ha consegnato la vittoria all’avversario.
Shapovalov è stato comunque più bravo, o forse più agevolato dal suo essere mancino, giocando più colpi col dritto. Con questo colpo spesso ha chiuso i punti o costretto sempre Raonic a fastidiosi recuperi difensivi. Adesso Shapovalov giocherà il suo secondo quarto di finale a livello mille, il primo lo aveva giocato a Montreal (nel 1000 di casa) dopo aver battuto Nadal nell’agosto dello scorso anno.
Altre partite
In mattinata Kyle Edmund aveva proseguito il suo ottimo torneo eliminando un’altra testa di serie. Dopo Djokovic è toccato a Goffin cedere in due set, doppio 6-3, contro il tennista britannico. Adesso per Edmund ci sarà la sfida contro Shapovalov.
Nel pomeriggio invece Anderson un po’ a sorpresa ha eliminato il finalista di Monaco di settimana scorsa, Philippe Kohlschreiber. Il sudafricano sembrava avere tutto sotto controllo ritrovandosi a servire per il match sul 6-3 5-4, poi il tedesco ha avuto una minima reazione, portando la testa di serie numero sei al tie-break e cedendolo alla fine per nove punti a sette. Prossimo match in quarti di finale contro Lajovic.
Risultati ottavi di finale:
[Q] D. Lajovic b. [4] J. del Potro 3-6 6-4 7-6(6)
[1] R. Nadal vs [13] D. Schwartzman
K. Edmund b. [8] D. Goffin 6-3 6-3
D. Shapovalov b. M. Raonic 6-4 6-4
[2] A. Zverev b. L. Mayer 6-4 6-2
B. Coric vs [5] D. Thiem
[7] J. Isner vs P. Cuevas
[6] K. Anderson b. P. Kohlschreiber 6-3 7-6(7)
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