C. Giorgi b. [11] D. Gavrilova 6-2 2-6 6-3
A piccoli passi, Camila Giorgi prova a ricomporre quel tennis che le avevamo visto in atto a inizio stagione. Nella seconda settimana del 2018, e sembra ormai una vita fa, l’azzurra a Sydney si imponeva prima contro Petra Kvitova e poi contro Agnieszka Radwanska, cedendo soltanto in semifinale contro Angelique Kerber. Dal torneo successivo, gli Australian Open, Camila non è più stata a posto fisicamente e pur provando a giocare a Dubai, dove si è ritirata, ha fatto praticamente il suo rientro due settimane fa a Miami.
Ripartire da quell’idea di tennis nuova, aggressiva ma con margine, è l’obiettivo di questa Giorgi che a Charleston ha messo in fila due vittorie consecutive. La prima, da favorita contro Silvia Soler Espinosa, e la seconda oggi contro Daria Gavrilova, ben più incerta visti i precedenti e le caratteristiche dell’australiana, che sa mescolare molto bene le carte e il suo gioco di ribattuta ha spesso causato problemi alla maceratese. Bastava dare un’occhiata ai due precedenti giocati per capire che partita l’avrebbe attesa: 3-6 7-6 6-3 Gavrilova a Eastbourne 2015, 7-6 5-7 6-2 Giorgi lo scorso anno a Cincinnati.
Attacco, o pressing, contro difesa, o contenimento. L’obiettivo di Gavrilova non poteva essere quello di contrastare la potenza di Giorgi colpendo anche lei ogni palla alla ricerca del vincente, dunque spesso la si è vista operare traiettorie molto alte fin dalla risposta. I tantissimi campanili dovevano portare Giorgi a colpire una palla molto più alta dell’altezza della spalla, se non voleva indietreggiare e trovarsi quasi inoffensiva, o rischiare tanto fin dal primo colpo dopo il servizio. È il classico concetto su cui è basato il libro “winning ugly”, di Brad Gilbert, solo che oggi la tattica non è andata a buon fine perché sul finire del terzo set Giorgi ha smorzato l’ennesimo tentativo della sua avversaria di rientrare.
Molto precisa nel primo set, Camila ha avuto un netto calo di rendimento nel secondo lasciando strada a Gavrilova che, sistemato il servizio (5 doppi falli nel primo set, 1 nel secondo) e trovata più libertà volava sul 5-1 chiudendo 2 game più tardi. Il terzo set era molto più equilibrato: da parte di entrambe c’era molta più attenzione a non rischiare eccessivamente, almeno fino al 3-2 Giorgi quando l’azzurra ha dato il primo strappo. Gavrilova tornava a rifugiarsi in questi pallonetti che trovavano l’effetto sperato: Camila non aveva pazienza, o forzava troppo il colpo, e subito erano di nuovo in equilibrio. Nel momento di massima pressione, l’azzurra ha trovato un nuovo break e sul 5-3 ha tamponato il tentativo di rientro di Gavrilova, che dopo aver trovato i primi due punti si è fermata, fallendo sul 40-30 quel pallonetto in risposta che fin lì l’aveva aiutata a rientrare in ogni occasione. Per Camila, agli ottavi, una tra Madison Keys e Lara Arruabarrena.
[10] N. Osaka b. L. Siegemund 6-3 7-6(9)
Altra grande prestazione per Naomi Osaka che vince una delle partite più importanti che potrà avere in questi due mesi sulla terra battuta. La giapponese si è imposta 6-3 7-6(9) contro Laura Siegemund, l’avversaria che potenzialmente è tra le più pericolose su questa superficie, che ha dimostrato negli ultimi anni di comportarsi benissimo e che a Charleston lo scorso anno aveva raggiunto la semifinale dove a fermarla fu solo la futura campionessa Daria Kasatkina.
L’infortunio, grave, di Siegemund l’ha costretta oggi a essere un po’ macchinosa per circa un set e mezzo, dove Osaka invece stava dominando quasi tutti gli scambi. La tenacia, però, della tedesca l’aveva fatta riaprire una partita che sembrava ormai avviata verso una conclusione “leggera”, priva di grandi scossoni. Dal 6-3 4-2 Osaka, Siegemund è salita in cattedra e ha cominciato a mettere grandissima pressione in risposta, spingendo e viariando come piace tanto a lei. Un primo set point, sul 5-4, se l’è divorato con un pallonetto per lei fattibile ma rimasto corto. Altri due sono stati salvati dalla numero 21 del mondo sul 5-6, mentre il quarto è giunto sull’-87 Siegemund al tie-break.
La tedesca è stata tradita, nelle fasi finali, anche dal servizio che le è costato qualche doppio fallo di troppo,o, ma forse senza la magia da sotto rete della giapponese sul 5-5 la partita sarebbe andata al set decisivo dove Laura avrebbe avuto un grande vantaggio psicologico. Importantissimo per Osaka chiuderla subito ed ecco che al terzo match point è arrivato l’ace al centro: agli ottavi un’altra sfida molto interessante contro Julia Goerges.
Altri incontri
Molto bene anche la seconda azzurra in gara: Sara Errani, infatti, si qualifica per gli ottavi di finale rimontando Mihaela Buzarnescu e vincendo in due ore e mezza per 3-6 7-6(5) 6-2. Comincia a farsi interessante la situazione per la romagnola, che al terzo turno approfitterà del vuoto lasciato da Sloane Stephens per affrontare Bernarda Pera, numero 101 del mondo e già battuta in questo nelle qualificazioni a Dubai.
Volendo guardare un po’ più avanti, è più che mai viva la chance di un derby azzurro ai quarti di finale, anche se Giorgi potrebbe avere il non semplice ostacolo rappresentato da Madison Keys (sulla sua superficie peggiore).
Il colpo di scena del giorno arriva da Petra Kvitova, che conferma il difficile momento dal punto di vista fisico cedendo di schianto contro la connazionale ceca Kristina Pliskova 1-6 6-1 6-3. Ea da Madrid dl 2012 che non cedeva, nel circuito WTA, contro una connazionale. Infine, ma questa non è una grande notizia, c’è l’uscita di scena di Johanna Konta che conferma lo scarsissimo feeling con questa superficie. La britannica, di origine ungherese, è stata sconfitta in una sorta di derby contro l’altra magiara, Fanny Stollar. Classe 1998, Stollar ha vinto con oggi 5 partite nel circuito WTA, 4 di queste proprio a Charleston dove lo scorso anno superò Elena Vesnina, che aveva da poco vinto Indian Wells, prima di ritirarsi negli ottavi contro Jelena Ostapenko.
6-3 6-4 il punteggio odierno in favore dell’ungherese, che salva dunque la sua classifica WTA (rischiava di perdere 100 posizioni) e al prossimo turno avrà Kiki Bertens, che ritrovato il contatto con la terra sotto i piedi ha ripreso a macinare vittorie.
Risultati
[14] A. Cornet b. P. Hercog 6-2 6-3
[12] K. Bertens b. A. Krunic 6-4 6-2
[Q] F. Stollar b. [6] J. Konta 6-3 6-4
B. Pera b. [LL] D. Yastremska 7-6(4) 1-6 6-4
[WC] S. Errani b. [15] M. Buzarnescu 3-6 7-6(5) 6-2
C. Giorgi b. [11] D. Gavrilova 6-2 2-6 6-3
L. Arruabarrena vs [7] M. Keys
[5] J. Goerges b. K. Ahn 2-6 6-4 7-6(2)
[10] N. Osaka b, L. Siegemund 6-3 7-6(8)
[13] I. C. Begu b. [Q] C. Liu 6-4 6-2
[8] A. Sevastova b. [WC] C. Dolehide 7-5 6-7(4) 6-1
[9] A. Barty b. T. Maria 4-6 6-3 6-1
[16] E. Vesnina b. T. Townsend 6-4 6-1
Kr. Pliskova b. [2] P. Kvitova 1-6 6-1 6-3
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