Colpo di scena nella programmazione di Roger Federer, che fino a ieri sembrava direzionata esclusivamente verso i Master 1000 di marzo tra Indian Wells e Miami. Lo svizzero, recente vincitore dell’Australian Open, parteciperà infatti al torneo ATP 500 di Rotterdam. Sullo sfondo anche la possibilità di tornare numero 1 del mondo in caso di semifinale.
La decisione era forse nell’aria, visto che Federer aveva detto di non sentirsi stanco e che avrebbe rimandato qualsiasi decisione alla prima settimana di febbraio e anche se tutti adesso pensano al numero 1 del mondo, l’ennesimo dell’infinita sfilza dei record, non è impossibile che i conti del 20 volte vincitore slam siano stati meno di breve periodo. Considerata la poca fatica fatta in Australia non è del tutto insensato sostituire Dubai con Rotterdam, torneo che Federer ha già frequentato in passato, e vinto due volte, nel 2005, battendo in finale proprio il suo attuale coach, Ivan Ljubicic, e nel 2012, superando del Potro in finale. L’ultima apparizione nel disgraziato 2013, quanto perse nei quarti contro Benneteau. Rotterdam è più lontano dai due “1000” nordamericani, quando Federer dovrà difendere 2000 punti, praticamente un altro slam.
E quindi i conti tornano sul primo posto del ranking. Federer ha 155 punti in meno di Nadal (9760 a 9605 per lo spagnolo) e il torneo di Rotterdam mette in palio 500 punti. Per Federer però il primato in classifica scatterebbe già in semifinale, perché i 180 punti che spettano ai due semifinalisti perdenti sono sufficienti per superare Nadal, anche se per soli 25 punti. Quelli che bastano.
Rimane il fatto che Federer dovrà affrontare – e naturalmente battere – tre avversari e il torneo di Rotterdam è abbastanza ben frequentato. L’entry list è chiusa dal tedesco Jan-Lennard Struff, guarda caso uno dei giocatori battuti dallo svizzero nella corsa verso il ventesimo slam. Ma in tabellone Federer troverà gente come Dimitrov, Zverev, Kyrgios, Goffin – che è pur sempre l’ultimo che lo ha battuto – e Tsonga, che è il detentore del titolo. Ma le insidie possono essere ovunque, Rublev, Berdych e, chissà, Wawrinka. Insomma non dovrebbe essere del tutto una passeggiata, anche se ultimamente gli avversari hanno la tendenza a scansarsi e chi mai potrebbe pensare di interrompere l’ultimo sogno (che poi non è mai l’ultimo) di Roger Federer?
Dovevano esserci fuochi d'artificio nella seconda semifinale del WTA 1000 di Madrid, e così è…
L'antipasto di giornata nel tabellone femminile non ha visto variazioni al menù, in attesa della…
Dodici mesi fa la partita tra Aryna Sabalenka e Mirra Andreeva, valevole in quel caso…
Rafa Nadal esce di scena a Madrid e saluta per l'ultima volta in carriera la…
Jannik Sinner si ritira da Madrid per il riacutizzarsi di un problema all'anca.
Sembrava essere il quarto di finale meno appetibile del WTA 1000 di Madrid, è divenuto…