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WTA Seoul: Ostapenko comincia bene una settimana importante

Mentre quasi tutte le big sono di scena a Tokyo, nel WTA Premier dell’Ariake Coliseum, Jelena Ostapenko ha scelto di emigrare più a est, nella capitale coreana di Seoul per un WTA International. Oltre a una mera variazione di chilometri, ci sono differenze di punti e prize money, ma per la campionessa del Roland Garros potrebbe essere una decisione che si tramuterà a suo favore se saprà sfruttare i tanti fattori positivi della settimana.

È ancora numero 8 della Race, l’ultimo posto utile per sbarcare alle WTA Finals di Singapore e diventare la più giovane dai tempi di Caroline Wozniacki nel 2009 a giocare per il titolo di “Maestra”. La danese aveva ancora 19 anni, la lettone ne ha compiuti 20 a giugno mentre Eugenie Bouchard, nel 2014, era più anziana della numero 10 del mondo di soli 4 mesi. Ci sarà da lottare su ogni punto, considerato che probabilmente una tra lei e Sloane Stephens, recente vincitrice dello US Open, sarà costretta a rimanere a piedi. Il regolamento WTA infatti prevede che le prime 7 della Race siano qualificate di diritto mentre l’ottava venga decisa da una wild-card o, in caso non venisse assegnata, si qualifichi automaticamente l’ottava della graduatoria. Un’eventualità, questa, che non ha mai trovato attuazione e dunque le 8 partecipanti sono sempre state le prime 8 della Race. Quest anno, così denso di novità (con la campionessa in carica, Dominika Cibulkova, ormai fuori dai giochi), deve ancora svelare l’ultimo enigma.

Intanto, Ostapenko dietro di sé ha il vuoto. Ci sono ora 700 punti di distanza sul tandem Kristina Mladenovic (in crisi di risultati e di condizione) e Svetlana Kuznetsova (ferma). Nessuna tra la numero 11 e la numero 15 della Race è in campo ed in vista di due tornei pesanti come Wuhan e Pechino Ostapenko potrebbe mettere altro margine e, automaticamente, costringere chi è dietro a degli exploit. La partenza, in Corea del Sud, è stata buona e convincente per diversi fattori: Johanna Larsson, seppur uscita dalla top-50, rimane una giocatrice di buona solidità difensiva e capacità di far giocare male le avversarie che vogliono attaccare. Dritto molto carico di top-spin, palle senza peso con lo slice di rovescio. Una come Ostapenko potrebbe anche soffrire una giornata complicata, soprattutto dopo 2 settimane senza tennis e le poche partite giocate dai quarti di finale a Wimbledon. Invece la lettone ha saputo gestire le varie situazioni delicate con ottimo sangue freddo.

7-6(6) 6-1 il punteggio finale che ha visto la numero 10 del mondo offrire una sola palla break, nel momento però peggiore, sul 5-5. Annullata, ha poi trovato la chiave di volta del match nel tie-break. Sciupati i primi 2 set point consecutivi e vistasi raggiungere dal 6-4 al 6-6, ha poi concluso il set premendo sul dritto della svedese. Nel secondo parziale la questione è stata molto più semplice grazie anche ad un break in apertura poi raddoppiato immediatamente. Sul 5-1, il terzo punto esclamativo che è valso la qualificazione al secondo turno dove troverà Nao Hibino. Nella metà alta di tabellone, tra l’altro, è già stata eliminata Lara Arruabarrena, numero 7 del seeding e campionessa nel 2016. Nella parte bassa, invece, sono state sconfitte sia la numero 2 che la numero 3 del seeding: Kiki Bertens, eliminata dalla connazionale Richel Hogenkamp 5-7 6-4 6-3) e Kristyna Pliskova (doppio 6-4 in favore della wild-card locale Na Lee Han).

Risultati:

[1] J. Ostapenko b. J. Larsson 7-6(6) 6-1
N. Hibino b. K. C. Chan 6-2 6-4
V. Cepede Royg b. [Q] P. Pilpuech 6-3 6-2
N. Gibbs b. [WC] S. J. Jang 6-3 7-5
[WC] N. L. Han b. [3] Kr. Pliskova 6-4 6-4
D. Allertova b. A. Petkovic 6-2 7-5
R. Hogenkamp b. [2] K. Bertens 5-7 6-4 6-3

Diego Barbiani

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