Cherici, sei uno che non merita.
Caro Ansaloni, quasi quasi mi prendo sei mesi di pausa.
No Cherici davvero, tu non meriti di avere certi tifosi, anzi certi lettori. Guarda, quasi quasi mi auguro che non porti a termine la rubrica.
Era tanto che non facevamo Chip&Charge, ti ritrovo insolitamente aggressivo Ansaloni. Come mai, come mai…
Ma non sono aggressivo, prendo un pò in giro te, mio puccettone, e qualcuno che sta rosicando per il numero 19 di Federer. Tutto qui.
Quindi mi vuoi ancora bene, non devo preoccuparmi… meno male! Scherzi a parte, poi passiamo all’aspetto tecnico, ma in effetti qualcuno si starà pentendo di alcune cose scritte in passato. Per carità, capita a tutti prima o poi di spararle un po’ grosse (anche a noi e capiterà ancora) ma per toppare su Federer occorreva del talento…
Secondo me invece non dobbiamo passare all’aspetto tecnico ancora. Ti faccio una domanda: qual è il miglior modo per farsi notare? Anzi, no, mi correggo: il modo più facile e a buon mercato, per farsi notare?
Mi viene in mente Nanni Moretti: “Mi si nota di più…” eccetera eccetera. Nel giornalismo – o nella sua caricatura – è quella di spararla grossa sul fenomeno di turno.
Esattamente. È un giochino, tra l’altro ormai “sgamato”, comprovato, che fa a volte tenerezza, a volte no. In questo caso, nel caso specifico di Federer, ma davvero tanta, ma tanta tenerezza. Lancio un appello: se dovete criticarlo, e ovviamente chiunque è liberissimo di farlo, per favore, fatelo un in maniera sensata e non sparando assurdità incredibili. Tipo la storia degli avversari o che negli ultimi 7 anni ha vinto “solo” 4 slam. Trovatemene in giro qualcuno che a 35 anni, quasi 36, di slam ne vince due in sei mesi, o che vince quattro slam dopo i 30 anni.
Hai parlato come la Bibbia. Amen. E a proposito di appelli, ne faccio uno anch’io. Anzi, chiamiamolo auspicio più che appello: sarebbe bello veder intitolato il centrale di Parigi a Nadal e quello di Wimbledon a Federer. Se non oggi, in futuro. Non credo accadrà mai, ma sarebbe bello e anche giusto credo.
Ovviamente non accadrà, ma forse in pochi si ricordano cos’era il tennis del 2002, prima di Federer e Nadal, e che cos’è oggi. E ci vorrebbe anche un po’ più di rispetto.
Assolutamente. Tra l’altro sembra di essere tornati al 2006: non si parla altro che di Federer e Nadal, di Nadal e di Federer. E sembra ormai assodato che il numero uno di fine anno se lo giocheranno loro due. Con tanto saluti a Djokovic, Murray e la cosiddetta Next Gen.
Beh, hanno dimostrato che è giusto così. Djokovic è stato straordinario in questi anni, veramente straordinario. Al suo massimo, è tranquillamente paragonabile a quei due. Ora sta pensando ad altro. Per carità, condivisibile. Murray no. E ha toppato il suo anno da numero uno. Sulla next Gen ha detto Federer: guarda le statistiche e non capisce. Nemmeno noi.
Torniamo per un attimo a Wimbledon e quello che ne consegue. Ottavo titolo a Londra (senza perdere un set tra l’altro), 19 Slam, 93 tornei vinti. Io ho sensazioni contrastanti: da una parte sono meravigliato, dall’altra non riesco a sorprendermi più di tanto. Non so se riesco a rendere l’idea…
A me ha sorpreso molto di più quanto fatto in Australia. Ma molto di più. Questo Wimbledon, e qui il nostro amico De Laurentis aveva ragione, dopo le eliminazioni di Nadal, Djokovic e Murray, doveva veramente impegnarsi tanto per perderlo. Quello che non capisco, e a cui non posso rinunciare a pensare, è che il tennis, cristo, non è matematica.
Ho letto la tua intervista a Panatta, lui dice che Federer gioca meglio oggi che 10 anni fa. Io dico “si e no” e poi magari spiego anche perché. Tu che ne pensi?
Gioca meglio senza dubbio, per me. E do ragione a Panatta, anche perché ha spiegato cosa volesse dire. Non ha detto “è più forte”, però anche secondo me è più completo. Ovvio non ha quel dritto che certe volte ti lasciava fermo, immobile, ed è meno mobile. Spiega la tua.
Il paradosso è proprio questo. Anche secondo me gioca meglio, ma contro quel Federer anche quello odierno secondo me perderebbe. Perché è vero che il rovescio è migliorato, ma una volta le gambe mulinavano talmente veloci che di rovesci alla fine doveva giocarne proprio pochi. È sicuramente migliorato nell’approccio ai match, nella strategia. Ma qui forse deve ringraziare più quello che tu hai definito il suo “puparo” – Ljubicic – che sé stesso.
Ma quanto è importante Ljubo? Devo fare ammenda e dare ragione alla collega Capobianco quando lo esaltava e io dopo quel 2016….
Andrei oltre: lo avesse incrociato prima forse avrebbe già scavallato i 20 Slam. Chi sarà il numero 1 di fine tra lui e Nadal? Io dico Federer. Nonostante l’attuale vantaggio di Rafa, ora si va su cemento e indoor e se mantiene questa condizione mi sembra abbastanza favorito.
Ora come ora non lo so. Sul cemento secondo me ci sarà qualche sorpresa. Anche da parte della Next Gen.
Chi ti sembra più pronto tra Kyrgios o Zverev? Per ora mi sembrano più giocatori da exploit in un Masters 1000 che in uno Slam. Ma prima o poi dovranno rompere il ghiaccio e in effetti potrebbe essere a New York. Anche perché Murray e Djokovic (e forse neanche Wawrinka) tutto sembrano tranne che competitivi.
Nessuno dei due. Ma proprio a scegliere direi Zverev. E dico una cosa: se non si fa male ancora, e ancora, occhio a Kokkinakis, per il 2018.
Capitolo donne. Muguruza vince meritatamente Wimbledon e tra l’altro è l’unica giocatrice capace di battere le due Williams in finale. Ma soprattutto la Pliskova è la nuova numero uno del mondo: come siamo arrivati a questo punto?
A me non dispiace affatto la Pliskova, secondo me tra le numero uno futuribili è quella più forte, pensa te. Che hai contro di lei?
Non solo contro lei, contro tutta la generazione attuale. Togliamo le Williams e la Kvitova, tutte le altre non sono minimamente al livello delle campionesse di dieci anni fa. Giusto per fare qualche nome, oltre alle Williams entrambe al top, giocavano contemporaneamente Henin, Cljisters, Davenport, Hingis, Mauresmo, Capriati e chissà quante le ne sto scordando ancora. Non cito ovviamente Graf, Seles e la stessa Navratilova, che vengono ancora prima.
Oh per la miseria, pure tu: perché pensi al passato? Cosa può fare la Pliskova se sono queste le sue avversarie? È come il discorso degli avversari di Federer. Qualcuno ad esempio potrebbe avvertire qualche collega che quando “Sampras e Agassi dominavano” al n.1 è arrivata gente come Rios, Moya, Ferrero e che Sampras, a nemmeno 30 anni, a New York prese uno scoppolone da quel Safin che sempre gli stessi giornalisti definiscono “avversario pippa” quando si tratta di Federer?
Appunto, questione anche di avversarie. Qualche buontempone ancora sostiene – con grave sprezzo del ridicolo – che Federer non ne aveva. Lei ovviamente non ha colpe se la concorrenza è questa, ma io ho citato lei perché casualmente è lei la numero uno, ma avrei detto la stessa cosa (anche peggio) se fossero state Halep o Svitolina. No vabbè dai, la Svitolina no, dimmi che non può accadere!
Dovremmo chiedere a Diego Barbiani… Il massimo esperto casalingo di WTA è lui. Angelica Fratini è stata un’ottima maestra…. A proposito, ma quel Puccettone che ti ha fatto venire in mente?
“Batti lei”. Perdita incalcolabile…
Direi che “batti io”, e chiudiamola qui. Saluti Ragioniere!
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