[3] R. Nadal b. [6] D. Thiem 6-3 6-4 6-0
Rafa Nadal travolge anche Domic Thiem e torna in finale al Roland Garros a distanza di tre anni con la concreta chance di alzare per la decima volta la Coppa dei Moschettieri. Non c’è stata partita, se non nei giochi iniziali, con il maiorchino che ha sempre avuto il controllo del match. Il campione spagnolo giunge in finale immacolato, senza aver perso un set e con soli 29 giochi lasciati per strada. L’austriaco, autore comunque di un gran torneo, esce nettamente ridimensionato dalla sfida con lo spagnolo dopo l’illusorio successo di Roma di venti giorni fa. Il padrone della terra rossa è sempre più Rafa Nadal, Thiem deve accontentarsi di guardarlo da un gradino più basso. Domenica non sarà però un incontro facile per lo spagnolo, Wawrinka è il peggiore cliente da trovare in finale. Lo svizzero del quinto set odierno con Murray è lo stesso che travolse due anni fa Djokovic. Wawrinka non fallisce poi mai nei grandi appuntamenti con i suoi tre successi Slam in altrettante finali (la prima proprio contro Nadal nel 2014 in Australia). Se lo svizzero si alzerà con il piede giusto, assisteremo a una grande finale dall’esito incerto.
Nadal e Thiem scendono in campo con le tribune dello Chatrier mezze vuote, con tanti spettatori che sono ancora fuori a riprendersi dalla battaglia di quattro ore e mezzo che ha visto impegnati nella prima semifinale Murray e Wawrinka. Da evidenziare che da quest’anno i biglietti per le semifinali sono venduti anche separatamente, un modo per far lievitare l’incasso. E’ il quarto torneo consecutivo nel quale lo spagnolo e l’austriaco si incontrano, vittorie di Nadal a Barcellona e Madrid, successo di Thiem a Roma. Bilancio favorevole, 4-2, allo spagnolo nei confronti diretti. Si affrontano i due dominatori della stagione sul rosso, 22 incontri vinti per entrambi. Thiem è l’unico giocatore ad aver sconfitto quest’anno Nadal sulla terra. Nessuno dei due ha ancora perso un set, lo spagnolo solo 22 giochi complessivi.
Thiem parte con il piede sull’acceleratore e strappa il servizio a Nadal in apertura. Un fuoco fatuo, con lo spagnolo che piazza poi due break consecutivi per il 4-1. Entrambi i giocatori hanno problemi con il servizio. Nei primi cinque giochi si contano ben dieci palle break, cinque a testa. Thiem si piazza tre metri oltre la riga di fondo campo per meglio impattare lo spin di Nadal. Scelta tatticamente discutibile, non si è mai visto nessuno superare lo spagnolo con le sue stesse armi. Djokovic dal 2011 in poi e l’ultimo Federer, per batterlo hanno dovuto impossessarsi della linea di fondo anticipando i colpi arrotati di Nadal quasi a giocarli di controbalzo. Il braccio di ferro da fondo campo porta alcuni pregevoli vincenti in casa austriaca ma anche tanti, troppi errori. Nadal assesta il servizio e porta a casa il primo set senza ulteriori patemi d’animo, 6-3 in 44 minuti.
È scontro all’arma bianca nei primi tre giochi del secondo set. Thiem chiude un violento scambio con una pregevole stop volley di diritto e si procura due possibili palle del break e del 2-0. Nadal spegne l’entusiasmo dell’austriaco con quattro punti filati con tanto di ace finale. Sull’1-1 giunge puntuale il sorpasso definitivo del maiorchino con un break che si rivelerà decisivo per le sorti del set. Nei successivi quattro turni di servizio Nadal cederà solo quattro punti a Thiem. Una volée di diritto porta in dote il secondo set, 6-4, allo spagnolo dopo un’ora e 36 minuti.
Thiem è sulle gambe, le sue traiettorie si accorciano e Nadal entra dentro il campo. L’austriaco, già mentalmente in doccia, perde completamente le misure del campo. Il terzo set scivola via in 28 minuti con un umiliante bagel. Dopo due ore e 7 minuti, con lo Chatrier già avvolto nell’ombra, Nadal può esultare.
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