Vecchia guardia contro Next-Gen. È con questa espressione che si può condensare la giornata delle semifinali dei Gerry Weber Open di Halle e più nello specifico la prima di oggi. Roger Federer si ritrova infatti sulla strada per la finale il russo Karen Khachanov, alla sua ottava partita ufficiale sull’erba nel circuito maggiore. Davvero niente male il cammino del classe 96, che oltre a beneficiare del ritiro del fragilissimo Nishikori, ha fatto fuori in tre set il mai domo Gilles Simon prima e l’imprevedibile Andrey Rublev poi. Tutto più semplice per Roger Federer, che non ha ancora lasciato un set, limitandosi con Mischa Zverev, alzando però il livello nei momenti decisivi.
Inizio claudicante per Khachanov che sembra patire una sorta di timore reverenziale nei confronti dello svizzero, mettendo in fila un gratuito dopo l’altro. Federer ha solo bisogno di rimandare la palla dall’altro lato per centrare il break in apertura, ma il russo sta cominciando a prendere le misure in risposta. Riesce infatti a impattar bene delle seconde di servizio di Federer, rispedendo colpi di grande potenza, non dando allo svizzero il tempo di prepararsi. È subito contro-break, ma davvero il russo non vuole saperne di giocare con coscienza al servizio. Appena ha la pallina sulla racchetta cerca di spedirla sui teloni il prima possibile, non volendo nemmeno provare a giocare un colpo interlocutorio. Da li in poi Federer non gli dà nessuna possibilità di rendersi pericoloso in risposta, variando molto con il servizio e tenendo in mano il pallino dello scambio. Lo svizzero incamera il primo set per 6-4.
Il secondo set vede un Khachanov molto meno falloso, che riesce a tenere meglio lo scambio da fondo. Aumentando anche la percentuale di prime di servizio, il russo riesce a tenere Federer lontano dal campo e a non soffrire più di tanto in battuta. Il match gira al nono game, quando il dritto di Khachanov si guasta ancora. Gli errori sono troppi in un momento così delicato e quindi Roger Federer si ritrova quasi senza rendersene conto a servire per il match. Lo svizzero gioca però distrattamente il game che dovrebbe portarlo in finale e concede un’insperato contro-break al russo. Adesso Khachanov appare più convinto, alzando ulteriormente il livello dei decibel. Il russo arriva anche a giocarsi due set point, al servizio di un momentaneamente appannato Federer. Lo svizzero sopravvive al momento “no” e approda al tiebreak, dove fa valere la maggiore esperienza rispetto al russo, che nel mentre tira sempre più forte. È un rovescio lungo di Khachanov a consegnare la partita a Federer, che chiude il tiebreak 7-5 e prenotando così il posto per la finale.
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