Interviste

Thiem: “Oggi mi è entrato tutto”

Sei in una curva di apprendimento crescente nei confronti di Nadal, dopo Barcellona e Madrid. È chiaro che sei venuto qui con un atteggiamento molto aggressivo. Puoi parlarne?
Ovviamente sono venuto qui per giocare molto agressivo, sapevo che se volevo avere una chance dovevo fare qualcosa di diverso ed essere più aggressivo. So che se mettevo in campo tutto, avevo una chance. Altrimenti, avrei perso facilmente. Ma uno è stato uno di quei giorni in cui sentivo la palla alla grande e molti colpi rischiosi sono rimasti dentro. È stato un’ottimo performance, penso uno dei miei migliori match.

So che c’eri già riuscito, ma in termini di obiettivi, quanto alta è la montagna “Nadal sulla terra” da scalare?
È un grande risultato. Voglio dire, contro uno come lui, anche se sei avanti di un set e di un break, non ti senti mai sicuro perché non ti fa giocare mai un punto facile. Per cui devi chiudere la partita, ed è quello che che farò stasera, anche se ho avuto qualche problema nell’ultimo turno di servizio. Lui è uno di quelli che non molla mai. Il miglior lottatore. Poi sulla terra battuta: batterlo è sicuramente una delle cose più difficili.

Dove pensi di essere migliorato maggiormente rispetto alla scorsa stagione?
Penso il servizio e la risposta. Ho aumentato la percentuale di prime palle, non servo più così forte, ma sempre intorno ai 200 km/h, e molte prime entrano in campo. E poi è migliorata la risposta. L’ho un po’ diversificata. Ieri contro Querrey è stato molto difficile rispondere. Alla fine sono riuscite a metterne in campo di più, e anche oggi sono riuscito a rispondere un po’ più vicino. Questa è la differenza più grande rispetto all’anno scorso.

Se potessi scegliere, preferiresti Djokovic o del Potro?
È una situazione tosta. Voglio dire, vinci una grande partita e il giorno dopo hai Djokovic o Del Potro. E rimane molto, molto difficile. Ma sono entrambi dei giocatori incredibili. Penso sarà un match difficile per loro oggi. Chiunque vinca, ci dovrò giocare domani.

Pensi che il campo fosse veloce? Ci sono state delle volte in cui Nadal non ha avuto modo di rispondere ai tuoi colpi. Ha un movimento piuttosto ampio, specie col dritto, e ha steccato delle palle perché alcuni tuoi colpi andavano troppo forte. Succede spesso o oggi è andata diversamente?
No, il campo non era molto veloce. Penso sia un po’ più lento di Madrid e più veloce di Montecarlo. È un campo di terra battuta normale.

Credi che Nadal fosse un po’ stanco, che fosse meno veloce? Ha detto che dopo aver giocato Barcellona e Madrid di fila, aveva bisogno di un po’ di riposo.
Beh, ha vinto Montecarlo, Barcellona, Madrid. È impressionante. E dopo questi tre tornei e dopo così tante partite, è normale che ti senti stanco.

Daniele Vallotto

Scrive spesso di tennis, ha fondato Tennispotting ma questo non vuol dire che sappia giocare a tennis. Su twitter è @danielevallotto.

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