O. Odin b. C. Giorgi 6-2 6-3 (Simone Milioti)
Il secondo inizia anche peggio, doppio break della Dodin che sale 4-0, la Giorgi riesce nel successivo turno di servizio a interrompere la striscia di sette giochi consecutivi, dal 3-2 del primo. Il match sembra ormai andato, ma la Giorgi si inventa una serie di 12 punti a 3 che le permettono di recuperare un break. Sul 4-3 Dodin ritrova il servizio o è nuovamente la Giorgi a perdere di vista il campo. Sotto 3-5 Camila perderà ancora un servizio e quindi il match.
M. Puig b. [31] R. Vinci 6-3 3-6 6-2 (Raffaello Esposito)
Esordio nobile per Roberta Vinci (WTA 33) nel tabellone 2017 del Roland Garros.
La tarantina è collocata nella parte alta, quella controllata da Angelique Kerber
Di fronte a lei oggi la campionessa olimpica portoricana Monica Puig (WTA 41), di dieci anni più giovane ma battuta in entrambi i precedenti, l’ultimo dei quali a Wuhan 2016.
Il campo è pesante e Roberta non sembra a suo agio. L’ace col quale difende nel secondo gioco un servizio che l’aveva vista sotto 15-40 è solo un’illusione. Puig gioca i suoi colpi, è la nostra che sbaglia qualcosa di troppo e colpisce spesso troppo corto. Il break arriva al sesto gioco ed è la portoricana a prenderselo con un rovescio piatto a uscire e una risposta profondissima. Lo strappo chiude il primo set con un netto 6-3, conquistato a zero da Monica con un ace centrale e un vincente di dritto. Nulla da dire, il feeling di Roberta con Parigi rimane scarso.
Quando si riprende è subito battaglia.
Puig cede la battuta ai vantaggi nel secondo gioco dopo aver rimontato da 0-40 a suon di vincenti. Negli ultimi scambi sembra accusare qualche problema fisico. Subito dopo Roberta serve e va facile 40-0. Incredibilmente si fa riprendere, poi la portoricana gioca con coraggio un passante in corsa sull’ennesima palla del possibile 0-3 e poi picchia duro restituendo il break. Ma non c’è equilibrio, Monica ha probabilmente qualcosa che non va e perde otto punti consecutivi trovandosi sotto 4-1 in pochi secondi. Due games chilometrici e due brevissimi.
Poco dopo Vinci restituisce il 6-3 e pareggia i conti.
Nel decider però Puig ritrova regolarità e pesantezza di palla, Comanda bene i suoi turni di battuta concedendo solo qualche briciola e questo le consente di risparmiare energie ed essere aggressiva in risposta. Il break che decide l’incontro giunge al quarto gioco e Roberta non ne ha più. Perde anche l’ultimo turno di battuta con un rovescio lungo e largo, simbolo di una giornata storta.
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