B. Mattek-Sands b. [15] P. Kvitova 7-6(5) 7-6(5) (Carlo Rosati)
Messa da parte l’emozione del rientro, per Petra Kvitova al secondo turno c’è un test con qualche insidia contro la qualificata Mattek-Sands, n. 117 in singolare. L’americana è doppista di rilievo (leader nella generale e seconda nella RACE) e le sue qualità possono farla giocare ad armi pari su terra contro la più quotata avversaria. Fa caldo sul Court e le giocatrici vanno di completi sbracciati. Mattek-Sands sfodera una canottiera che di garbato ha solo le ciliegie, il resto – dai calzettoni lunghi neri alle sassate di dritto – sono da boscaiola; più discreta la tenuta azzurra di Petra, bandana in tinta ad accentuarne l’animo guerriero.
Il match parte con break e controbreak di studio tra le due. Sul 2-2, un festival di erroracci dell’americana regala il secondo break a Kvitova, che allunga 4-2 tenendo a zero il servizio successivo. Mattek-Sands tenta di accorciare gli scambi, ma le sue risposte tra i piedi di Kvitova sono quasi sempre lunghe. L’americana salva nuovamente tre palle break nel settimo game e deve inventarsi un paio di giocate prestigiose per portare a casa il 3-4, ma pareggia a sorpresa e si issa addirittura 5-4 approfittando di un calo di tensione agonistica di Kvitova. La ceca non serve forte quanto l’americana (velocità media prime palle: 157 vs 173 km/h) ma compensa con la precisione (81% vs 40% di prime palle). Col progredire del set Mattek-Sands esegue sempre più smorzate vincenti per la lentezza di Kvitova, che si aggrappa al servizio per giungere al tie break. Petra sale 3-0 e mantiene il minibreak al cambio campo (4-2), ma commette il quinto doppio fallo (a zero) e si fa annullare il vantaggio. Mattek-Sands infila un paio di risposte micidiali, va 6-5 e chiude subito il set con un servizio vincente. Kvitova poco mobile e senza cinismo nei momenti clou, Mattek-Sands usa più variazioni e colpi da doppista che mettono in seria difficoltà l’avversaria.
Nuovo break e controbreak a inizio secondo set, entrambe le giocatrici sono più fallose (7-2 i doppi falli a sfavore di Kvitova). Kvitova accusa il colpo del primo set perso, Mattek-Sands sembra avere più birra, brekka l’avversaria a zero per la seconda volta consecutiva e consolida 3-1 con Kvitova fuori giri sulle risposte di dritto. Mattek-Sands ora prende coraggio e iniziativa e attacca l’avversaria a rete: Kvitova commette alcuni errori imperdonabili e si salva da due palle break solo grazie al servizio. Il pubblico vorrebbe partita vera e si mette a tifare la ceca, che ricuce lo strappo 3-3 soprattutto grazie agli errori dell’americana. Le giocatrici ora faticano a tenere il servizio e si arriva al secondo tie break., nel quale nuovamente Kvitova si ritrova 4-2 al cambio campo, ma complice l’ottavo doppio fallo si fa raggiungere 4-4. Sul 5-5 Kvitova risponde in rete e offre un match point, che l’americana non ha neppure bisogno di giocare per il decimo doppio fallo che chiude l’incontro.
Mattek-Sands accorcia 2-1 negli scontri diretti e affronterà al prossimo turno Sam Stosur, vincente su Flipkens.
[10] V. Williams b. K. Nara 6-3 6-1 (Adriano Spataffi)
Basta meno fatica del precedente incontro a Venus Williams per battere la seconda giocatrice asiatica nel suo percorso a Parigi, la giapponese Kurumi Nara, numero 90 WTA, troppo leggera per tenere l’urto di una Venus così concentrata e continua, ma comunque insidiosa e contro cui la Williams ha perso uno dei tre precedenti.
L’americana parte subito aggressiva cercando mettere distanza nel punteggio, è chiara l’intenzione di ridurre al minimo gli spostamenti e gli scambi sostenuti ed il servizio non troppo aggressivo dell’avversaria si rivela un ottimo alleato. La tattica sembra riuscire al primo game dove per la Williams arrivano già 3 palle break consecutive di cui, però, non ne sfrutterà nemmeno una. I seguenti vantaggi alla fine premiano la Nara che, sorprendentemente, tiene testa all’avversaria fino al 3-3, punteggio arrivato con tanto di break e contro-break. Nonostante l’equilibrio nello score, appare palese che per Venus sia solo una questione di tempo, ecco che prese le misure, infatti, l’americana cambia marcia e va spedita fino al 6-3 con un totale di 41 vincenti, di cui 14 a rete, e 11 palle break guadagnate (tre sfruttate).
Nel secondo set a Venus riesce ci’ che aveva mancato nel primo, un break alla prima occasione e, con esso, la distanza di sicurezza dalla giapponese. La Nara crolla di fiducia e concede campo alla maggiore delle sorelle Williams che non concede più nulla fino al 6-1 finale.
Buon passo avanti rispetto a ieri per Venus Williams che può attendere con fiducia l’avversaria uscente dallo scontro tra Hogenkamp e Mertens.
Risultati
[27] J. Putintseva b. J. Larsson 6-3 1-6 6-3
L. Tsurenko b. E. Makarova 6-2 6-2
[Q] B. Mattek-Sands b. [15] P. Kvitova 7-6(5) 7-6(5)
J, Ostapenko b. M. Puig 6-3 6-2
[22] S. Stosur b. K. Flipkens 6-2 7-6(6)
[10] V. Williams b. K. Nara 6-3 6-1
S. Rogers b. C. Buyukakcay 7-6(6) 6-4
C. Bellis vs [18] K. Bertens 6-3 7-6(5)
E. Mertens b. [Q] R. Hogenkamp 6-3 6-4
[4] G. Muguruza b. A. Kontaveit 6-7(4) 6-4 6-2
[30] T. Bacszinsky b. M Brengle 6-0 6-2
[11] C. Wozniacki b. [Q] F. Abanda 6-0 6-0
[13] K. Mladenovic b. [Q] S. Errani 6-2 6-3
[32] S. Zhang b.vs A. Sasnovich 6-2 4-6 6-3
O. Dodin vs [8] S. Kuznetsova
O. Jabeur b. [6] D. Cibulkova 6-4 6-3
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