Finito il torneo degli Internazionali d’Italia, è interessante dare un’occhiata alla Race WTA, il ranking che tiene conto dei punti raccolti nell’anno solare e che decreterà le 8 partecipanti al Master di fine anno a Singapore. Ci sono molte situazioni da analizzare anche perché ormai sono passati diversi tornei importanti: un torneo dello Slam su quattro, tre Premier Mandatory su quattro, due Premier 5 su cinque.
È interessante anzitutto ricordare una casistica particolare: dal 2011 chi è arrivata in testa alla Race a questo punto della stagione, cioè prima dell’inizio del Roland Garros, ha poi chiuso sempre in testa a fine dell’anno. Solo nel 2014 si è verificata l’anomalia, perché Na Li, in testa a fine maggio, si è poi ritirata a fine settembre a causa dei grandi problemi fisici al ginocchio. Questo particolare farà certamente piacere ad Elina Svitolina, inaspettata leader dopo questa prima fase. Cerchiamo di aiutarci nei vari dettagli con una tabella fatta preparata apposta per l’occasione.
Quello che sembra maggiormente interessante, soprattutto per ricalcare l’enorme differenza che il 2017 sta creando rispetto al 2016, è la complicata situazione di Agnieszka Radwanska e Madison Keys, protagoniste a Singapore ed ora invece in grande difficoltà. La polacca si trova fuori dalle prime 30 del ranking (numero 31) frutto di una prima parte di stagione da dimenticare e continue sconfitte premature con la semplice finale a Sydney che non basta a tenerla in alto. Madison invece è addirittura al numero 130, con una prima parte di stagione rovinata dall’infortunio al polso da cui ancora non ha recuperato e che le ha permesso di giocare appena 4 tornei. Un torneo in meno per Maria Sharapova, che però è già nelle prime 100 (numero 83) anche se l’assenza al Roland Garros la vedrà probabilmente rispedita fuori.
In testa al ranking c’è un volto nuovo: Elina Svitolina. Quattro finali e quattro titoli in stagione, di cui i primi due Premier 5, ed ecco che l’ucraina guarda tutti dall’altro con 2845 punti. Lo scorso anno Svetlana Kuznetsova arrivò a Singapore con 3445 punti, quindi le possibilità che la ventitreenne di Odessa raggiunga questo traguardo sono abbastanza alte. Grandissima invece la ressa tra il terzo ed il settimo posto: tra Johanna Konta e Kristina Mladenovic sono in 5 racchiuse in 123 punti, tra queste anche Simona Halep e Venus Williams. L’ultima al momento qualificata è Kuznetsova, con circa 300 punti di vantaggio sul duo russo composto da Anastasia Pavlyuchenkova ed Elena Vesnina.
Non se la passano tanto bene Angelique Kerber e Dominika Cibulkova: le finaliste del Master 2016 sono ancorate al momento tra la tredicesima e la diciassettesima posizione. Jelena Ostapenko è la più giovane under-21 nel ranking (numero 22) mentre Marketa Vondrousova è la più giovane della categoria under-18 (numero 35). Proprio la ceca merita qualche cenno particolare: quattro titoli in stagione a tutti i livelli (ITF 15.000, ITF 25.000, ITF 100.000, WTA International). Il grande talento della Repubblica Ceca, classe 1999, sta viaggiando ad un ritmo eccezionale ed è la giocatrice ad aver vinto più di tutte in stagione. Essere così in alto dopo 5 mesi non è un caso e grazie al successo a Trnava (ITF 100.000) la giovanissima ceca,che già impressionò qualche anno fa al Bonfiglio, si è conquistata l’accesso al main draw di Wimbledon. Non solo, perché se continuasse a questo ritmo potrebbe anche provare ad essere testa di serie all’Australian Open 2018, il che vorrebbe dire concludere il 2017 attorno alle prime 30 del mondo.
Tra lei, Vondrousova, ed il duo Francesca Schiavone e Venus Williams ci sono 19 anni pieni di differenza. L’azzurra è nata il 18 giugno 1980, la ceca il 28 giugno 1999. Esattamente a metà, il 23 (del 1980), la statunitense. Tutte loro sono comprese nelle prime 50 del mondo: Venus al numero 6, Vondrousova al 35, Schiavone al 47. Francesca è anche la prima azzurra in questa graduatoria, mentre Roberta Vinci (seconda, al momento) rischia addirittura l’uscita dalle prime 70.
C’è una giocatrice nata nel 2000 nella top-100: è Destanee Aiava, al numero 100. Oltre a lei, però, fa ancora più effetto vedere due giocatrici del 2001 vicinissime alle prime 150: Amanda Anisimova, che dalla prossima settimana diventerà la più giovane a calcare i campi del Roland Garros per il tabellone principale dai tempi di Alizé Cornet nel 2005, è al numero 154; l’altra è Anastasia Potapova, russa, dominatrice assoluta nella categoria under-18 junior nonostante i 4 anni in meno delle rivali più accreditate che dallo scorso dicembre ha deciso di smettere con la categoria e passare già tra le grandi. Bene, dopo quasi 5 mesi si trova già al numero 165.
Non è tutto, però, perché abbiamo anche una giocatrice nata nel 2002: Marta Kostyuk. L’ucraina, vincitrice dell’Australian Open junior, ha cominciato anche lei a disputare i tornei ITF “dei grandi” ed al terzo tentativo ha già fatto centro, in un importante torneo da 25.000 dollari di montepremi. Grazie anche a quel risultato, ora si trova già al numero 320.
Da lunedì prossimo tutto questo andrà in archivio, per una seconda parte di stagione che si annuncia estremamente interessante.
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