In un comunicato apparso sul suo sito web, Novak Djokovic, numero 2 del mondo, ha annunciato che non lavorerà più con il suo coach storico Marian Vajda. Inoltre, lasciano il team Djokovic anche il fitness coach Gebhard Phil Gritsch e il fisioteraposta Miljan Amanovic.
I am forever grateful to Marian, GG and Miljan for decade of friendship, professionalism and commitment to my career goals. Without their support I couldn’t have achieved these professional heights. I know they completely dedicated themselves and their lives to help me achieve my dreams and they were always my driving force and wind in my back. It was not an easy decision, but we all felt that we need a change. I am very grateful and proud of our relationship and unbreakable bond that we built through years of mutual love, respect and understanding. They are my family and that will never change.
Parole molto dolci che però non cambiano l’essenziale: dopo Boris Becker anche il coach storico di Djokovic non collaborerà più con l’ex numero 1 del mondo. Difficile comprendere se quest’ulteriore scossone sia ancora da inserire nel capitolo “il declino di Novak” o se piuttosto non sia l’estremo tentativo di recuperare una qualche motivazione. Certo è che se Djokovic fosse davvero il robot di cui si è a lungo favoleggiato, i suoi circuiti potrebbero essere saltati.
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