[16] A. Zverev b. [5] M. Raonic 7-6 6-1
Sarà Alexander “Sascha” Zverev a sfidare John Isner nella semifinale della parte alta del tabellone che porterà un finalista inedito a Roma dopo sei anni in cui i sono stati i Fab Four a giocarsi sempre il titolo. Il tedesco vince contro Milos Raonic e conquista la prima semifinale in un Master 1000 che gli permetterà di entrare tra i top 15. Zverev fa e disfa nel primo set vinto al tiebreak dopo aver vanificato due break di vantaggio, ma al momento decisivo si fa trovare molto determinato giocando con lucidità e coraggio i punti più importanti e poi dilaga nel secondo set.
Tra i due è Raonic ad avere inizialmente più difficoltà a tenere il servizio. Sulla prima non ha problemi, arrivano punti diretti o con il dritto vincente a seguire ma sulle seconde Zverev risponde bene e quando riesce a prendere campo spostando lateralmente il canadese arrivano i regali. Nel settimo game Raonic fa il pasticcio, prima sbaglia sotto rete, poi svirgola un dritto e sul 15-30 gioca una smorzata che Zverev legge benissimo e non solo ci arriva ma lo infila con un dritto lungolinea procurandosi due palle break. La prima di Raonic non entra, lo scambio parte e arriva un altro errore in manovra del canadese che consegna il servizio a Zverev che però restituisce subito il vantaggio con un game pieno di errrori. L’equilibrio dei servizi si rompe ancora nell’undicesimo game e si ripete il copione, Raonic cede il servizio per primo e, difendendosi bene con lo slice di rovesio, manda in confusione il tedesco e gli strappa a sua volta il servizio. Si arriva quindi al tiebreak con Raonic che si porta 2-0 e Zverev che recupera il minibreak con un passante incrociato di rovescio strepitoso. Le discese a rete del canadese non producono frutti positivi, Zverev lo passa sempre procurandosi l’occasione di servire per il set sul 5-4. Sascha non si fa pregare, lo infila ancora a rete e chiude al primo set point con lo schema infallibile servizio-dritto.
Nel secondo set Raonic si incarta nel quarto game durante il quale commette una valanga di errori, tra cui tre doppi falli, e cede il servizio. La partita finisce lì, Zverev dilaga con un altro break e senza concedere più niente al servizio chiude 6-1 in meno di mezz’ora con un bilancio di 20 vincenti totali a fronte di 17 errori non forzati. Impietoso lo score del canadese che ha messo in campo solo 15 vincenti condannato dai 33 gratuiti commessi.
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