WTA: Errani e Schiavone, a Bogotà ultima chiamata per Parigi. Vinci e Giorgi a Biel

Settimana decisiva per due azzurre fuori dal tabellone principale del Roland Garros: Sara Errani e Francesca Schiavone cercheranno punti vitali a Bogotà. Roberta Vinci e Camila Giorgi di scena a Biel.

Il fattore “Roland Garros”


Settimana importante, questa, sul fronte WTA perché al di là del valore dei tornei di Biel e Bogotà, entrambi nella categoria dei WTA International, si decideranno le giocatrici che potranno direttamente accedere al Roland Garros e chi invece dovrà passare dalle qualificazioni. Sembra molto difficile che Sara Errani e Francesca Schiavone ce la facciano: per la romagnola servirà in Colombia raggiungere almeno almeno i quarti di finale, per la lombarda vincere il titolo. Camila Giorgi è invece impegnata in Svizzera assieme a Roberta Vinci: al momento è numero 98 del mondo, con circa 100 punti di vantaggio su Kateryna Kozlova, la prima delle escluse. Dipenderà da eventuali presenze di giocatrici con il protect ranking, un trend che ha sempre tolto almeno 2 posti e fatto scendere il cut off a 105/106, ma la sensazione è che difficilmente possa rimanere fuori.

WTA Biel: Vinci e Giorgi cercano riscatto


(torneo International. Punti: 1-30-60-110-180-280)

La località svizzera prende il posto del defunto torneo di Katowice, rimasto in calendario per 5 anni e che lo scorso anno vide trionfare Dominika Cibulkova in finale su Camila Giorgi.

L’azzurra è stata un po’ il simbolo, nel bene e nel male, di quello che fu il torneo istituito per Agnieszka Radwanska e dove invece la padrona di casa (lei che è nata a pochi chilometri di distanza da lì) non è mai riuscita a conquistare, senza mai raggiungere la semifinale. La giocatrice di Macerata ha raggiunto la finale nelle ultime 3 edizioni, ma non è mai riuscita a sollevare il trofeo, sconfitta nel 2014 da Alizé Cornet, nel 2015 da Anna Karolina Schmiedlova e nel 2016, come detto, da una nuova slovacca, Cibulkova.

Quest anno ci riproverà, anche se la forma fisica rimane un mistero dopo i guai alla schiena di metà febbraio e che l’hanno costretta a saltare il torneo di Miami.

Le prime 8 teste di serie:

  1. Barbora Strycova (n.19 WTA), aprirà contro una qualificata.
  2. Carla Suarez Navarro (n.25 WTA), a Monterrey ha ottenuto le prime vittorie in serie del 2017.
  3. Timea Babos (n.30 WTA), in stagione ha già vinto un titolo WTA, nella “sua” Budapest.
  4. Roberta Vinci (n.34 WTA), al primo turno avrà ancora Kristyna Pliskova, che la sconfisse a Dubai.
  5. Laura Siegemund (n.37 WTA), curiosa la sua scelta di optare per l’indoor veloce dopo l’ottima prova a Charleston sulla terra.
  6. Alizé Cornet (n.44 WTA), la francese sa giocare bene indoor come dimostra il titolo a Katowice 2014.
  7. Julia Goerges (n.46 WTA), esordirà contro Naomi Broady.
  8. Monica Niculescu (n.47 WTA), cercherà la rivincita all’esoridio su Elise Mertens che la sconfisse in finale ad Hobart.

WTA Biel: il tabellone


L’abbinamento ipotetico ai quarti di finale:

[1] B. Strycova vs [7] J. Goerges (3-4 i precedenti)
[4] R. Vinci vs [6] A. Cornet (4-1 i precedenti)
[3] T. Babos vs [8] M. Niculescu (2-3 i precedenti)
[2] C. Suarez Navarro vs [5] L. Siegemund (1-1 i precedenti)

Delle prime quattro teste di serie, Roberta Vinci è forse quella che rischia maggiormente. Nonostante la scarsa mobilità, ancora, della gemella di Karolina, la ceca ha comunque dalla sua un servizio a tratti devastante e questo la potrebbe molto aiutare nei turni di battuta. Nondimeno, nel match contro Dominika Cibulkova ad Indian Wells ha mostrato una prova super anche in risposta con ottimi allunghi in laterale ed impatti precisi sia in lungolinea che incrociato. Sta crescendo e la condizione indoor la rende tra le più pericolose delle non teste di serie. Nel caso la tarantina avanzi, la partita potrebbe essere considerata più facile, ma sia Donna Vekic che Sorana Cirstea sono giocatrici che impattano piuttosto bene (meglio la rumena, soprattutto col rovescio) e nella Race si trovano numero 49 (Cirstea) e 62 (Vekic), con Vinci ferma nel mezzo al numero 54. Interessante l’abbinamento, qualunque sarà, ai quarti di finale. Oltre a queste giocatrici ci sono, appena sotto: Alizé Cornet e, soprattutto, Rebeka Masarova. Quest ultima, classe 1999 e vincitrice del Roland Garros junior nel 2016 e finalista in Australia ad inizio stagione, lo scorso anno si mise in luce a Gstaad, sempre in casa, cogliendo un’incredibile semifinale. La terra è la sua superficie preferita, ma chissà cosa saprà fare all’esordio contro Annika Beck.

La metà alta di tabellone è dominata da Strycova, che dopo la sfida contro una qualificata potrebbe avere o Carina Witthoeft o Belinda Bencic. La svizzera si gioca qui le residue chance di vedere il suo nome nel tabellone principale del Roland Garros, ma dovrà per forza di cose vincere il titolo (o almeno una finale, ma probabilmente non basterà) e la sua condizione attuale, visto anche il ritiro nell’ITF giocato la scorsa settimana, non fanno presagire nulla di buono. Nel quarto di finale ci sarebbe Julia Goerges, che non avrà un esordio semplicissimo contro un’altra che serve molto bene come Naomi Broady e che può essere insidiosa, così come Oceane Dodin, autentica incognita perché dopo il successo in Quebec lo scorso anno e qualche buona prestazione a fine stagione quest anno non si sta confermando ed anzi è uscita tra i fischi a Miami.

Nella parte bassa troviamo l’altra azzurra, Giorgi, che al secondo turno potrebbe affrontare Carla Suarez Navarro che la scorsa settimana ha trovato le prime vittorie consecutive del 2017 con la semifinale a Monterrey. Ci sia avvia poi verso un quarto di finale che potrebbe rivelarsi insidioso con una buona Siegemund, anche se non ha grande fortuna sul cemento, o Viktorija Golubic che nel 2016 su questa superficie seppe esaltarsi ed ha bisogno di raddrizzare un inizio di stagione opaco. L’ultimo quarto, infine, vede favorita Babos che dovrebbe far valere l’esperienza ed un buon stato di forma sia contro Rodina, che poi al secondo turno contro Watson o Kontaveit. Da vedere l’avversaria al terzo turno, perché più che Niculescu o Mertens, è probabile che arrivi Mona Barthel, lei sì protagonista in positivo nei primi mesi del 2017.

Giocatrici da tenere d’occhio

Belinda Bencic → da numer 7 del mondo a fuori dalle prime 130 in un anno. Il crollo della grande promessa svizzera non si è arrestato neppure quando è scesa di livello facendo un ITF, dove non era neppure tra le prime 4 teste di serie. Adesso Biel, ultima chance per non dover presentarsi nelle qualificazioni del Roland Garros.

Rebeka Masarova → a Gstaad, la scorsa estate, la giovanissima svizzera si mise in luce superando al primo turno Jelena Jankovic e raggiungendo poi la semifinale, avvicinandosi di molto alle prime 300 del mondo. Ad inizio anno la finale in Australia, ora la chance in un nuovo torneo di casa. Saprà approfittarne?

Marketa Vondrousova → la ceca classe 1999 ha appena battuto Jasmine Paolini nell’ultimo turno di qualificazioni. Il potenziale sembra altissimo ed oggi alla lunga ha saputo imporre il suo gioco e le traiettorie mancine nonostante un buon atteggiamento dell’azzurra per un set e mezzo. Le possibili avversarie al primo turno (Strycova, Cornet, Parmentier, Giorgi) dovranno fare molta attenzione.

WTA Bogotà: il tabellone


(torneo International. Punti: 1-30-60-110-180-280)

La ventesima edizione del torneo colombiano vedrà al via Kiki Bertens come numero 1 del seeding, nel tentativo ormai disperato di mettere da parte punti preziosi in vista di quelli che le scadranno tra Norimberga (290) e Roland Garros (780). Un migliaio di punti in meno che la vedrebbero scendere dalla top-20 ad oltre le prime 60 del mondo. Irina Falconi, vincitrice qui nel 2016, dovrà invece cercare di sanare il più possibile un crollo in classifica che oggi la vede fuori dalle prime 150 del mondo mentre Lara Arruabarrena, finalista qui un anno fa, è testa di serie numero 4 ed aprirà contro la svizzera Conny Perrin.

Le prime 8 teste di serie:

  1. Kiki Bertens (n.20 WTA), lo scorso anno sulla terra ottenne i risultati migliori
  2. Katerina Siniakova (n.36 WTA), vincitrice di un titolo WTA in stagione
  3. Johanna Larsson (n.57 WTA), vincitrice a Bastad 2015 del suo unico titolo WTA
  4. Lara Arrubarrena (n.65 WTA), finalista qui lo scorso anno
  5. Magda Linette (n.83 WTA), una finale WTA in carriera
  6. Patricia Maria Tig (n.85 WTA), una finale WTA in carriera
  7. Ekaterina Alexandrova (n.86 WTA), avversaria di Sara Errani all’esordio
  8. Maria Sakkari (n.91 WTA) esordirà contro Silvia Soler Espinosa

Questo l’abbinamento per gli eventuali incroci ai quarti:

[1] K. Bertens vs [8] P. M. Tig (0-0 i precedenti)
[3] J. Larsson vs [7] E. Alexandrova (0-0 i precedenti)
[4] L. Arruabarrena vs [8] M. Sakkari (0-0 i precedenti)
[2] K. Siniakova vs [5] M. Linette (0-1 i precedenti)

Due le italiane impegnate, partiamo da loro per analizzare i quarti del tabellone. Sara Errani e Francesca Schiavone aprono contro due teste di serie, la settima e la sesta. Errani è giocatrice che sulla terra può raccogliere il meglio del suo gioco anche in un momento di difficoltà come questo ed aprire contro Alexandrova, che sulla terra invece non ha mai avuto grandi risultati, potrebbe aiutarla nel cammino almeno fino ai quarti, primo traguardo indispensabile per sperare di rientrare nelle 108 ed essere nel tabellone principale del Roland Garros. Favoritissima al secondo turno sia contro Sachia Vickery che Alyssa Mayo, al terzo potrebbe avere Johanna Larsson o un’altra giocatrice che gioca di potenza come Alexandrova ma ha più esperienza sulla terra (Haddad Maia o Cepede Royg). Schiavone invece è nel quarto appena sopra, quello della numero 1 del seeding. Aprirà contro Tig ed il cammino per lei sarà in salita turno dopo turno.

Nella parte bassa Katerina Siniakova, reduce dal ritiro a Charleston, aprirà contro la svizzera Teichmann che ha rinunciato al torneo di casa per cercare maggior fortuna su quello che sembra un tabellone più agevole. La fortuna, però, le ha girato le spalle. Almeno sulla carta. Per Linette, così come Arruabarrena, sembra facile ipotizzare un approdo ai quarti (rispettando dunque lo status di testa di serie). Più difficile il compito per Maria Sakkari, che avrà una specialista della terra all’esordio ed al secondo turno ed eventualmente Mariana Duque Marino (o Aleksandra Krunic) al secondo.

Giocatrici da tenere d’occhio

le italiane → una campionessa del Roland Garros ed una finalista, sempre dello Slam parigino, che rischiano di non passare il taglio del main draw. Sarà difficile, ma allo stesso tempo interessante vedere cosa sapranno fare in quella che sembra l’ultima chiamata (difficilmente Schiavone avrà la wild-card viste le disponibilità e la presenza ingombrante di Maria Sharapova).

Jil Teichmann → la svizzera qualche anno fa sembrava un possibile ottimo ricambio a Belinda Bencic, ma ancora è rimasta nel limbo. Lo scorso anno fece una bella figura contro Caroline Garcia a Strasburgo, ma non ha saputo dar seguito. A Bogotà, con un tabellone potenzialmente più agevole, potrebbe provare a fare il primo risultato di spessore. Al primo turno però ha Katerina Siniakova. Poteva andare molto meglio.

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