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WTA Charleston, potere alle giovani: Ostapenko e Kasatkina in finale

J. Ostapenko b. [11] M. Lucic Baroni 6-3 5-7 6-4

Jelena Ostapenko, dopo aver negato l’ingresso in top-10 a Caroline Wozniacki, frena anche Mirjana Lucic Baroni dall’entrare in top-20. La lettone si ripete, dopo la prestazione super contro la danese, e gioca una nuova partita sensazionale, superando una delle giocatrici più in forma della stagione per approdare alla prima finale del 2017, la prima in carriera sulla terra.

Quando è in forma, la tennista di Riga, è veramente un piacere. Quel rovescio sembra non poterlo sbagliare mai e di dritto sta avendo grande continuità, cosa che non si è rispecchiata nell’intera prestazione della croata, vittima di diversi alti a bassi nel corso dei primi 2 set.

Ha provato, nel momento disperato, a rientrare in partita trovando 2 break in suo favore, dal 5-4 e servizio Ostapenko nel secondo set, a ridarsi ancora una chance, ma per la terza volta su tre si è arresa ad un passo dalla finale: se in Australia, contro Serena Williams, l’esito era abbastanza scontato, diversamente si può dire sia del match di Acapulco contro Lesia Tsurenko che di oggi, ma pensare alla strada fatta per arrivare fin qui ed a dove si trovava fino a poco tempo fa, è già un ottimo traguardo.

Ostapenko andrà a caccia del primo titolo in carriera dopo aver perso le finali del Quebec (2015) e soprattutto di Doha, Premier 5, della scorsa stagione dopo aver vinto 6-1 il primo set, in quella circostanza, contro Carla Suarez Navarro. Di fronte avrà un’avversaria battuta nei 2 precedenti, ma quel 6-3 6-1 a Trnava che non vale per il circuito WTA racconta comuqnue di una netta vittoria della lettone su un campo in terra. 2 anni dopo, vedremo cosa sarà cambiato.

D. Kasatkina b. L. Siegemund 3-6 6-2 6-1

Finalmente, verrebbe da dire, Daria Kasatkina approda alla prima finale WTA in carriera. La si attendeva dal 2015, quando la giovanissima russa classe 1997 aveva mosso i primi passi nel circuito maggiore. Troppo importanti le sue qualità perché rimanesse fino a ieri la giocatrice col ranking più alto a non aver mai giocato un match che valeva un titolo. Questo sia a livello WTA che WTA 125k.

La maledizione si è spezzata a Charleston, torneo su terra, che l’ha vista battere lungo il cammino 2 teste di serie: Daria Gavrilova ed Irina Camelia Begu. Oggi ha sconfitto un’altra giocatrice che pur non essendo, come lei, compresa nel seeding su terra ha dimostrato nell’ultimo anno di saperci giocare più che bene: Laura Siegemund. La tedesca, mischiando le carte tra slice di dritto e smorzate, aveva reso inoffensiva la russa che, dopo il primo set perso, ha sentito il proprio coach rimproverarle proprio la mancanza di aggressività.

Dal 2-2 nel secondo set è cambiato tutto, con i primi segnali di cedimento della tedesca ed un complessivo innalzamento del livello di Kasatkina, che preso il break per il 4-2 ha poi concretizzato il vantaggio e chiuso la seconda frazione, prima di dilagare definitivamente nel terzo e poter gioire per il risultato tanto desiderato.

Domani la prima finale in carriera in una sfida sulla carta molto difficile da interpretare. Se saprà però sfruttare il fattore “terra” come superficie preferita, le sue chance cresceranno notevolmente.

 

Diego Barbiani

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