F. Fognini b. [30] J. Sousa 7-6(8) 2-6 6-3 (Cristina Pozzoli)
Al quinto incontro ufficiale, Fabio Fognini si riconferma vittorioso contro Joao Sousa, numero 30 del seeding, portando a 4-1 le sue vittorie nel conto degli scontri diretti con il portoghese.
Un grande Fognini, molto centrato e poco polemico è salito 5-1 nel primo set con un doppio break mettendo in campo un tennis fatto di vincenti a tutto campo e di insolita sicurezza. Perfetto, senza lasciare che l’emotività prendesse il sopravvento, Fabio ha condotto il gioco dall’inizio portandosi 5-1 fino a quando, ingabbiato dalla regolarità del portoghese si è fatto rimontare quattro game arrivando 5 pari con tutto da rimettere in discussione. Il giocatore che rimonta cavalca l’entusiasmo e Sousa ha fatto la sua parte costringendo Fognini agli straordinari (soprattutto mentali). Poca differenza hanno fatto i colpi di strordinaria bellezza messi a segno dal nostro Fabio, la chiave è stata la continuità che ha sorriso al poroghese e che, ad un certo punto, non ha concesso niente al nostro Fabio. Sousa può stare due giorni interi a giocare ad un ritmo che non varia mai mentre Fabio va ad intermittenza. Il tie-break ha però reso giustizia a due modi diversi di interpretare il tennis, entrambi meritevoli. Salito Sousa 5-3, Fabio ha recuperato arrivando 6-6, senza set point. Nessuno ha mollato, la lotta è stata vera e l’ha spuntata Fognini chiudendo con una prova di carattere tanto bella quanto rara per lui.
A casa il primo set, serve il secondo per chiudere il match. Fabio ha lottato, salvando due palle break con le unghie nel terzo game del secondo parziale contro un avversario che ostico è dire poco per lui ma alla terza occasione ha ceduto il servizio che gli è costato il set. Sousa non è certo un giocatore che regala e Fognini non uno che ottimizza le occasioni e il secondo parziale è volato via velocemente 6-2 in favore del portoghese.
Nel terzo parziale i servizi hanno scandito i ritmi per i primi game. Fognini però ha mantenuto etsrema lucidutà mentale e freddezza caratteriale riuscendo ad approfittare delle palle break offerte dal portoghese nell’ottavo game dopo che entrambi si erano scambiati i favori in avvio. Salito 5-3 e servizio, Fabio ha fallito due match point e si è messo a discutere con i guardalinee. Quando l’equilibrio sembrava ormai a rischio, l’azzurro, sostenuto a gran voce dal pubblico, è riuscito a chiudere il matchgrazie ad un errore di dritto di Sousa ma specialmente alla sua grande determinazione, vera sorpresa della sua odierna prestazione.
[Q] T. Townsend b. [25] R. Vinci 6-3 6-2 (Diego Barbiani)
L’Italia perde già le sue rappresentanti in campo femminile, ancor prima che il torneo arrivi al terzo turno. Dopo la sconfitta, con i tanti rimpianti, di Sara Errani maturata ieri contro Shuai Zhang (e match point sprecato) oggi è arrivata quella ben più netta, e dolorosa, di Roberta Vinci che in un’ora di gioco ha raccolto appena cinque game contro Taylor Townsend, numero 111 nel ranking WTA e passata per le qualificazioni.
Una prestazione che non ha dato nulla di diverso rispetto alle ultime uscite dove è stata costantemente in difficoltà da un punto di vista atletico. Ad Indian Wells, dopo la vittoria al secondo turno, aveva raccontato alla stampa di come fosse portata a giocare con i dolori al tendine d’achille in una fase della sua carriera in cui fermarsi per curarlo vorrebbe dire salutare tutta la compagnia e ritirarsi. Dunque, cercando di fare il possibile, la tarantina sta scendendo in campo per provare a lottare, anche se costretta, come oggi, ad una prestazione che è di molto sotto a standard accettabili.
Spenta, scarica, in ritardo dal lato del dritto. Purtroppo per lei non c’è stato granché da fare nel contrastare le traiettorie mancine e la varietà di soluzioni che la sua avversaria proponeva. I cinque giochi consecutivi dall’1-0 e servizio Vinci nel primo set hanno fatto la differenza, mentre nel secondo non è bastato all’azzurra rimontare il break sul 2-1 Townsend, perché da lì ne sono arrivati altri quattro in favore della statuitense, un anno fa quasi fuori dalle prime 400 a causa di un infortunio e che ora è vicinissima a rientrare tra le prime 100, lei che qualche anno fa finì nell’occhio del ciclone per una polemica con la federtennis statunitense che a causa della sua mole non le aveva concesso una wild-card per lo US Open e che pochi mesi dopo ha saputo raggiungere il terzo turno al Roland Garros superando anche Alizé Cornet nel suo cammino e che ora si ripresenta al grande pubblico con molti meno chili.
Al prossimo turno, Townsend, avrà Svetlana Kuznetsova (numero 7 del seeding) o Mandy Minella.
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