[17] B. Strycova b. S. Errani 6-4 5-7 6-2 (dal nostro inviato)
Finisce il cammino di Sara Errani, costretta alla resa dopo una lunghissima battaglia contro Barbora Strycova. Due ore e trentasei minuti di scambi, corse e rincorse tra 2 ottime protagoniste del gioco di fino, una più attaccante (Strycova) ed una più attendista (Errani).
Chiedeva una prestazione al 100% la romagnola la scorsa volta, dopo la precedente maratona contro Mandy Minella. Sono mancate le energie nelle fasi decisive del terzo set, forse non solo per colpa delle due ore e mezza contro la lussemburghese ma anche a causa della febbre patita la notte prima dell’esordio.
Tantissimi i momenti delicati, tra scambi sempre complessi e vari e tanti bei punti da ambo i lati. Se Sara cercava delle conferme, da questo aspetto potrebbe averne trovate diverse. Nel primo set ha prevalso la ceca grazie ad un allungo fino al 5-1. Errani ha provato a rientrare, brava ad annullare un set point sul 5-2, ma Strycova nel decimo game ha chiuso con un game a zero.
Nel secondo c’è stato ancora più equilibrio, ma la romagnola è sempre stata avanti. 3-1 e servizio, 4-2 e servizio. Infine sul 6-5 un nuovo break in suo favore, questa volta a zero e sfida che si rimetteva perfettamente in equilibrio.
Strycova ha cercato un nuovo allungo all’inizio del terzo, ma Errani ha subito ripreso il break perso nel primo game. L’incontro si è spezzato definitivamente sul 2-2, con 4 game di fila da parte della numero 17 del seeding in una fase di partita dove la sua avversaria ha smarrito tutte le energie. Simbolico, da questo punto di vista, l’ultimo “15” giocato. Come in tutto il game, Errani ha cercato di essere super aggressiva, conscia che ormai non aveva più benzina. Sul match point ha cercato una risposta molto potente che però l’avversaria, in controbalzo, ha rimesso al di là della rete. Errani non ha fatto altro che guardare la palla rimbalzare, ancora ancorata sul punto in cui aveva colpito la risposta.
La ceca avanza dunque al terzo turno dove affronterà Anastasia Pavlyuchenkova.
[26] R. Vinci b. M. Brengle 7-6(5) 6-4 (Carlo Rosati)
Roberta Vinci inizia Indian Wells contro Madison Brengle, numero 89 del ranking e vincitrice in due set al primo turno contro la tedesca Maria. Nessun precedente tra le due. L’esperienza e la differenza di ranking sono a favore della n. 1 italiana, che non può sottovalutare l’americana, capace di eliminare Serena Williams ad Auckland due mesi fa.
Il primo set è all’insegna dei break, Brengle tiene per prima il servizio e si porta 3-1. La Vinci fatica sul servizio, ma recupera sul 3-3 pur commettendo troppi errori gratuiti sul dritto. La Brengle ha un buon gioco di rimessa, azzecca qualche passante da applausi, ma ha numerosi passaggi a vuoto. Altri quattro break nei sei turni successivi portano le due tenniste sul 6-6. Il tie break è combattuto ed equilibrato, Roberta se lo aggiudica al primo set point per 7-5.
Nel secondo parziale il festival dei break continua: 4 break nei primi 4 games. Le due giocatrici alzano il livello di gioco, Roberta sfodera risposte vincenti e colpi profondi, ma non ha dalla sua il servizio. L’arcigno ma regolare gioco di rimessa della Brengle paga i suoi frutti, Vinci è costretta agli straordinari e il match si trasforma in una battaglia, con la maggior parte dei games ai vantaggi. Sul 3-3, Roberta aggredisce l’avversaria col dritto e le strappa nuovamente il servizio, andando poi sul 5-3 grazie a un servizio più solido e a qualche errore dell’americana. È l’allungo decisivo: l’americana ha un sussulto d’orgoglio tenendo il servizio, ma la tarantina chiude i conti nel game successivo portando a casa l’incontro 7-6 6-4.
Vittoria al termine di 1 ora e 41 minuti di gioco combattuto per Roberta Vinci, che giocherà il terzo turno con la vincente tra Johanna Larsson e Svetlana Kutzetsova.
K. Anderson b. [Q] F. Gaio 6-1 6-4 (da Indian Wells il nostro inviato Diego Barbiani)
Tutto come da pronostico nel match tra Kevin Anderson e Federico Gaio, alla prima partecipazione nel Masters 1000 di Indian Wells ed alla seconda in generale in questo livello di tornei. Troppa, soprattutto nel primo set, la differenza tra un volenteroso azzurro ed un sudafricano apparso in buona condizione dopo i tanti problemi fisici.
Partita che si ipotizzava già molto difficile sulla carta, dopo i primi game ha subito preso la direzione del sudafricano. 2 palle break annullate nel primo turno di battuta, dove ha messo a segno anche 3 ace, e da lì in poi è stato grande padrone del parziale, salendo 5-0 e sfiorando il “bagel”. Gaio ha reagito e se per il primo parziale non c’era più molto da fare, almeno ha trovato un po’ di ritmo per quello successivo.
Aumentata la spinta, nonostante un nuovo break in favore di Anderson stava gestendo meglio le situazioni di difficoltà, rimanendo in scia al sudafricano e proponendosi molto bene in risposta sul 4-3, arrivando alle prime palle break dal primo game dell’incontro. Nessun timore ad attaccare, ad evidenza di come fosse cresciuto in fiducia nell’arco dell’incontro, ed ecco l’aggancio. Inutile, alla fine, perché Anderson è stato bravo ad evitare possibili problemi trovandosi a servire per secondo nelle fasi finali del set ed un nuovo break lo ha riportato avanti. Sul 5-4, la comoda chiusura dell’incontro.
Al prossimo turno l’ex top-10 troverà Steve Johnson, numero 24 del seeding. È la zona di tabellone dominata da Roger Federer (numero 9), possibile avversario di uno dei due al terzo turno.
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