Dal nostro inviato a Marsiglia
Jo-Wilfried Tsonga è un tennista molto amato qui a Marsiglia non solo per via del fatto che è francese: un ruolo fondamentale in tale affettuoso supporto lo ricopre anche il suo spettacolare gioco d’attacco che suscita molte emozioni nel pubblico come può avvertire chiunque veda una partita dal vivo del giocatore di Le Mans. Tsonga in forma è una forza della natura capace di scatenare contro il malcapitato di turno una tempesta perfetta fatta di diritti micidiali, servizi devastanti e vole’ raffinate che sorprendono ancora di più data la potenza (a volte eccessiva) che il transalpino conferisce alla palla. Ne sa qualcosa Simon, avversario di Tsonga nel quarto di finale disputato oggi: Gillese soprattutto nel secondo set non ha saputo trovare difese adeguate al gioco aggressivo del connazionale e non ha potuto fare altro che gettare la spugna quando ha visto che ormai dalla parte opposta del campo lo sfidante era troppo in fiducia. Un altro aspetto di Tsonga che piace a i tifosi e agli addetti ai lavori è il suo carattere: Jo è spesso sorridente e di buon umore (non solo quando vince) ed è disponibile a rispondere alle molte domande che gli vengono rivolte in conferenza stampa. Dopo aver risposto alle tante in francese ha accettato di rispondere ad alcune nostre domande che qui riportiamo.
Il servizio è una delle tue armi migliori ma oggi ha giocato benissimo anche alla risposta. Quanto pensi sia stato importante questo colpo nella vittoria odierna?
Sì, oggi la risposta è stata molto buona, ho strappato il suo servizio più volte mentre io ho saputo tenere sempre il mio. La risposta è stata certo una chiave per la vittoria.
Un’altra chiave è stata il rovescio. Oggi l’hai giocato molto bene anche ad una mano. Pensi di avere sorpreso Simon utilizzando spesso questo colpo?
No, non penso che lui sia rimasto troppo sorpreso dal mio rovescio ad un mano, anche perché lo gioco da un po’ di anni. Quando devo affrontare un certo tipo di avversari lo uso perché penso che possa servire e oggi era il caso di farlo: ho utilizzato spesso lo slice per cercare di confondere il suo schema ed è andata bene.
Domani affronterai Kyrgios. Prima, rispondendo a una domanda, hai detto che avresti preferito giocare contro Gombos. Pensi che sarà complicato perché anche Nick ha un gioco d’attacco come il tuo?
Esattamente per quello. Siamo due tennisti dal gioco simile e non sarà facile aggredirlo con i piedi nel campo.
Credi che il fattore del pubblico possa esserti darti una mano?
Ah senz’altro. L’incitamento della gente nello stadio può essere di grande aiuto in un match del genere.
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