Dal nostro inviato a Marsiglia
Non ha avuto problemi Nick Kyrgios nel primo quarto di finale dell’Open 13 di Marsiglia ad avere la meglio sul qualificato Norbert Gombos, il quale ieri aveva provocato un dispiacere al pubblico di casa eliminando Nicolas Mahut. L’australiano sembra che si trasformi quando gioca nel palazzo dello sport della città provenzale: l’anno scorso aveva vinto e convinto e anche quest’anno pare seriamente intenzionato a volersi ripetere. L’avversario odierno era tutt’altro che un ostacolo insormontabile ma bisogna dire che kyrgios oggi ha davvero impressionato, soprattutto per chi ha potuto ammirare sugli spalti i suoi colpi potentissimi perché dal vivo fanno ancora più impressione. Nick ha iniziato il match con un doppio fallo: ma è stato il primo dei soli 5 punti sulla sua battuta che ha lasciato al malcapitato slovacco il quale non è mai arrivato al 30 nei turni di risposta. Kyrgios non si è limitato però a giocare benissimo soltanto al servizio e ogni volta che ha potuto ha aggredito Gombos su ogni punto non disdegnando qualche volta di andare a rete. Nel primo parziale, dopo aver avuto una palla break sul 2-1 annullata dallo slovacco con un diritto, l’aussie ha ingranato la marcia sul 4-3 e grazie ad un doppio fallo dello sfidante è andato a servire per il set concludendo con un ace (13 per lui in tutto il match). Nel secondo parziale Kyrgios, oltre a continuare ad essere un cecchino al servizio, è rimasto molto concentrato: prima ha strappato nuovamente la battuta all’avversario (il quale in quel frangente c’ha messo del suo con un clamoroso errore nello smah) e poi con uno spettacolare rovescio incrociato si è procurato il match point; è stato il primo e unico perché Gombos ha spedito lungo il rovescio consegnando così una partita ormai dall’esito scontato.
La semifinale però per Kyrgios si prospetta molto più dura rispetto al quarto dato che si troverà di fronte l’idolo di casa Jo-Wilfried Tsonga, il quale a sua volta sembra molto ispirato come ha dimostrato nel secondo singolare del giorno contro il connazionale Gilles Simon. Tra i due francesi, Il giocatore di Le mans ha ricevuto più calore dal pubblico per via probabilmente del suo gioco spumeggiante che riesce a costruire quando è in forme; e oggi Tsonga ha veramente esaltato con il suo gioco d’attacco: emblematica in questo senso una spettacolare vole’ di rovescio con cui ha annullato una palla break verso la fine del primo set. Il fresco vincitore di Rotterdam è stato sempre concentrato e alla prima occasione utile, dopo aver rischiato di perdere la battuta sul 2-2 tirando fuori un servizio vincente sul 30-40, ha strappato il servizio a Simon nel game più emozionante della sfida in cui si sono visti un paio di scambi eccezionali di recuperi, finezze a rete, pallonetti e passanti che hanno esaltato gli spettatori. La partita si può dire sia finita qui perché, a parte l’occasione per Simon di cui abbiamo parlato sopra, Tsonga non solo ha vinto prima il parziale ma ha poi dilagato nel secondo lasciando un solo game all’avversario il quale dopo il break ad inizio set non ha più dato resistenza: Jo si è portato velocemente a servire per il match e con un diritto vincente si è guadagnato una semifinale che promette spettacolo.
Nel terzo quarto di finale è uscito vincitore Lucas Pouille, anch’egli francese dal gioco gradevole, che ha avuto ragione di Daniil Medvedev in un match alquanto altalenante. Il giovane russo, come abbiamo accennato ieri, deve migliorare dal punto di vista del carattere perché tende un po’ troppo ad avere discussione con i giudici di sedia: era successo ieri ed è accaduto anche oggi a metà del terzo set quando sul 3-3 e 40-40 non è stato d’accordo coll’arbitro riguardo ad una chiamata sul challenge; dopo aver ricevuto i fischi del pubblico ha realizzato un ace e ha schernito un po’ gli spettatori alzando le braccia fingendo di voler un incitamento ottenendo come risultato un supporto a favore del tennista di casa ancora più forte di quello che già c’era. Medvedev ha personalità e possiede un ottimo tennis con cui può fare davvero molto bene ma dovrà lavorare di più su questi atteggiamenti. Lucas Pouille dal canto suo, dopo aver perso il primo parziale, ha saputo approfittare della discontinuità del russo e grazie anche al sostegno del pubblico è migliorato nel corso della partita: nel terzo parziale colla sua aggressività ha messo l’avversario e con un diritto spedito in corridoio da Medvedev ha strappato la battuta ed è andato a servire per il match: il francese non ha tremato e con un altro errore del russo è diventato il terzo semifinalista.
Nell’ultimo quarto è andato in scena il derby francese tra Monfils e Gasquet. Alla fine ha avuto la meglio quest’ultimo che ha prevalso alla distanza nel terzo set strappando la battuta al connazionale ad inizio parziale e mantenendo poi il controllo della situazione. È stata una partita a tratti molto bella con diversi vincenti d ambo le parti. Monfils, che qui a Marsiglia era la testa di serie numero 1, ha limitato le sue giocate ‘folli’ ma non gli è bastato perché nell’ultimo set ha commesso un po’ troppi errori non provocati tentando di chiudere in fretta gli scambi mentre Gasquet è stato più solido e concentrato guadagnandosi così la semifinale contro Lucas Pouille.
Risultati quarti di finale
[3] N. Kyrgios b. [Q] N. Gombos 6-3 6-3
[2] J. W. Tsonga b. [7] G. Simon 6-4 6-1
[4] L. Pouille b. Daniil Medvedev 4-6 6-1 6-4
[6] R. Gasquet b. [1] G. Monfils 6-7(5) 6-4 6-2
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