La rivalità tra Jimmy Connors e Ivan Lendl è stata una tra le più “irregolari” nella storia del tennis. Quando il giovane ceco ha iniziato a mettersi in luce nel 1979, la vecchia volpe americana occupava saldamente la seconda posizione del ranking. Soltanto l’inarrivabile Borg lo superava in classifica. Di conseguenza, per un paio d’anni almeno il duello è stato quasi impari e nel biennio 1979/1981 gli scontri diretti dicevano 8-0 Connors! Tra quelle 8 sconfitte, una fu però diversa da tutte le altre. Si giocava il Round Robin del Masters 1980 e i due si affrontarono (entrambi già qualificati per le semifinali) nel terzo e ultimo match che avrebbe assegnato il primo posto nel girone. Problema: nell’altro girone Borg era inaspettatamente arrivato secondo e quindi il vincente avrebbe affrontato in semifinale il fenomeno svedese. Lendl giocò un set, poi mollò completamente. Connors vinse 7-6, 6-1 e gli diede in mondovisione del chicken. Da quel giorno si odiarono per sempre.
Come dicevamo, gli inizi furono molto complicati per il giovane Ivan. Ma non era solo una questione di età a fare la differenza. Lendl era già molto competitivo nel 1980, eppure continuava a prenderle dal grande Jimmy! Il motivo? Non capiva che non doveva farci a pallate. Gli ci vorrà un po’ di tempo, ma quando iniziò a giocare il suo morbido rovescio slice sull’incerto dritto dell’americano, la sfida si fece prima più equilibrata, poi – anche complice la differenza di età – completamente a favore dell’ex ceco (che vinse tutti gli ultimi 17 scontri diretti e terminò avanti 22-13). I due com’è noto si incontrarono (o scontrarono, fate voi) anche nelle finali US Open del 1982 e 1983. Il favorito era Lendl, ma ad alzare il trofeo fu entrambe le volte Connors, che a New York si trasformava letteralmente.
Oggi vogliamo però raccontarvi di un episodio particolare della loro rivalità, accaduto esattamente 31 anni fa, il 21 febbraio 1986. Quel giorno, si giocavano le semifinali del torneo di Boca Raton e – come spesso accadeva in quegli anni – la sfida era al meglio dei cinque set.
I primi quattro set ebbero un andamento molto irregolare: 1-6, 6-1, 6-2, 2-6. Nel quinto set Lendl era in vantaggio 3-2, 30-0 e servizio, quando avvenne il fattaccio. L’ex ceco gioca una volée bassa di rovescio che per giudice di linea e giudice di sedia finisce sulla linea di fondo. Per Connors invece era nettamente fuori. Apriti cielo! Il furibondo americano inizia a protestare come nei suoi momenti migliori e chiede addirittura l’intervento del giudice arbitro, il celebre Alan Mills. Finisce per prendere un penalty point e si ritrova sotto 2-4. Continua la protesta e scatta inevitabile il penalty game: 2-5. Il giudice di sedia quasi implora l’americano di riprendere il gioco, anche il supervisor Kendall Farrar fa altrettanto, ma Connors si rifiuta ad oltranza e per gli arbitri non c’è alternativa che dichiarare il match finito per ritiro, Lendl vince 1-6, 6-1, 6-2, 2-6, 5-2 (abbandono).
Quando decise finalmente di prendere le sue racchette, alzarsi e andarsene, Connors ricevette una vera e propria ovazione dalla folla, ovviamente tutta dalla sua parte e la multa di 5000 $ inflittagli non deve certo avergli tolto il sonno…
Per la cronaca, Lendl batté in finale Mats Wilander 3-6, 6-1, 7-6, 6-4 e si aggiudicò il titolo.
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