A dicembre, se si è appassionati di tennis, non succede granché: quelli che seguono solo i tennisti più forti possono provare a seguire l’IPTL (anche se pare sia l’ultimo anno di questo carrozzone inutile), quelli che preferiscono il sottobosco cercano talenti nascosti nei Futures e poi ci sono quelli che si guardano le repliche su YouTube. Per i tennisti, invece, è tempo di brevi vacanze, prima di tornare al lavoro in vista della nuova stagione. Per molti di loro, poi, dicembre è mese di bilanci ed è per questo che sono numerosi i cambi di coach. Siccome i tennisti sono in genere egocentrici e cambiano idea da un momento all’altro, non è semplice seguire i vari cambi di coach. Ci sono quelli che ne cambiano uno ogni 3 mesi, altri che restano fedeli al proprio coach per tutta la carriera e altri, più rari, che dicono di non averne bisogno. Qui trovate un riepilogo dei vari cambi di coach che sono avvenuti negli ultimi tempi:
ATP
Rafael Nadal: è l’annuncio più importante, perché Nadal ha sempre lavorato con lo stesso team. Toni Nadal, però, non è stato sostituito. Al suo fianco lavorerà Carlos Moya, ex numero 1 del mondo e che nel 2016 ha lavorato con Milos Raonic.
Fabio Fognini: qualche settimana fa Fognini ha annunciato la separazione con José Perlas, l’allenatore che lo ha portato a vincere i primi titoli in carriera e con il quale ha raggiunto il best ranking. Dal 2017 però, Perlas allenerà Dusan Lajovic, un tennista che rientra nell’identikit perfetto dell’allievo di Perlas: non troppo giovane, non troppo vecchio, un discreto talento e un best ranking decisamente migliorabile. Fognini lavorerà invece con Franco Davin, ex tennista che ha allenato del Potro quando l’argentino vinse il suo primo e unico Slam.
Milos Raonic: Moya s’è accasato alla Rafa Nadal Tennis Academy, ma Milos Raonic non è rimasto con le mani in mano. Dal 2017, infatti, entrerà nel team del canadese anche Richard Krajicek, che per un breve periodo aveva lavorato con Wawrinka durante Wimbledon. Riccardo Piatti rimane ovviamente al suo posto.
Novak Djokovic: il serbo non ha cambiato coach, ma ha comunque preso una decisione molto importante visto che non lavorerà più con Boris Becker. Becker e Djokovic hanno cominciato a lavorare nel 2014, da allora il serbo ha vinto altri sei Slam, tra cui il Roland Garros, unico Slam che mancava nella bacheca del serbo.
David Goffin: anche David Goffin ha annunciato una separazione, quella con Thomas Johansson, un consulente che era stato affiancato al coach di Goffin, Thierry Van Cleemput.
Fernando Verdasco: lo spagnolo ha compiuto 33 anni e il meglio ormai è andato, ma Verdasco pare avere ancora voglia di togliersi qualche soddisfazione. A Miami ha cominciato a lavorare con Emilio Sanchez, un buon tennista che ha vinto gli Internazionali d’Italia nel 1991 e che in doppio ha vinto cinque titoli dello Slam, tra maschile e misto.
WTA
Petra Kvitova e Karolina Pliskova: davvero singolare la scelte delle due connazionali, che si sono scambiate il coach. Kvitova, che per via dell’aggressione subita qualche giorno fa non tornerà in campo per un po’, lavorerà con Jiri Vanek, Pliskova si affiderà a David Kotyza.
Sara Errani: decisione a sorpresa anche per Sara Errani. Sara si è separata da Pablo Lozano, suo allenatore per 12 anni e per un breve periodo ha lavorato con Wim Fissette, il coach, tra le altre, di Kim Clijsters. Alla fine ha ripiegato su un nome poco conosciuto ma che nella sua carriera ha avuto un’importanza decisiva: Michele Montalbini, allenatore di Sara per 7 anni, quando l’azzurra era soltanto una promessa. Si ritrovano quasi quindici anni dopo, un periodo nel quale Sara è entrata in top 10 e ha giocato una finale Slam.
Eugenie Bouchard: la storia dei coach di Bouchard meriterebbe un articolo a parte. L’ultima notizia riguarda Thomas Högstedt, che ha allenato Bouchard fino allo scorso marzo, sta lavorando di nuovo la canadese. Högstedt ha raccontato al sito canadese The Star che Bouchard è andato ad aspettarlo in aeroporto e gli ha chiesto di scusarla per come si era comportata a marzo, quando aveva deciso di assumere il suo coach storico Nick Saviano.
Johanna Konta: la britannica ha raggiunto la top 10 nel 2016 e ha deciso di cambiare allenatore nel momento migliore della sua carriera. Fino a quest’anno, Konta era allenata da Esteban Carril, che ha cominciato a lavorare con lei quando Johanna era fuori dalle prime cento. Dal 2017, però, Konta lavorerà con Wim Fissette.
Elina Svitolina: la tennista ucraina ha vissuto una buona stagione, nel corso della quale ha battuto Serena Williams alle Olimpiadi. Qualche settimana fa, però, Svitolina ha annunciato la separazione dal coach Iain Hughes, che la seguiva da due anni e mezzo. Il nuovo coach di Svitolina è Gabriel Urpi, coach di Flavia Pennetta. Ad affiancarlo ci sarà Thierry Ascione mentre non è sicuro che Justine Henin continuerà a lavorare con Svitolina,
Madison Keys: al termine della migliore stagione della sua carriera, Madison Keys ha comunicato che non avrebbe più lavorato con Thomas Högstedt. Nell’annuncio in cui ha ufficializzato la sua rinuncia agli Australian Open, la statunitense ha anche detto che sarà Lindsay Davenport ad allenarla. Si tratta di un ritorno, visto che Davenport era la sua allenatrice nel 2015, anno nel quale Keys ha raggiunto la sua prima semifinale in uno Slam.
Andrea Petkovic: la tedesca lavorerà con il connazionale Sascha Nensel, già coach di Julia Görges. Per Petkovic il 2016 è stato un anno disastroso: dopo la semifinale di Doha (dopo aver battuto Muguruza) ha vinto una manciata di partite e chiuso l’anno al numero 55 WTA.
Samantha Stosur: la campionessa degli US Open 2011, che ha chiuso l’anno al numero 21 del mondo, si è separata a giugno con David Taylor, il coach che l’aveva portata al primo trionfo Slam. Il suo nuovo allenatore è Josh Eagle, australiano, che tra le altre cose ha fatto anche il capitano di Coppa Davis.
Sabine Lisicki: attualmente sta lavorando con Chip Brooks, che la conosce da molto tempo. Lisicki ha avuto un anno molto turbolento e ha cambiato tre allenatori nel 2016: ha lavorato con Cristopher Kas, poi con Salvador Navarro e infine con il padre. Brooks ha lavorato con Lisicki ai tempi dell’accademia Bollettieri e Sabine cercherà di affidarsi sulla loro intesa per tornare quantomeno in top 50 (nel 2016 ha iniziato da numero 32 del mondo e ha chiuso da numero 93).
Daria Gavrilova: l’allenatrice australiana di Gavrilova, Nicole Pratt, avrà un ruolo dirigenziale per Tennis Australia e così la russa di passaporto australiano lavorerà con Biljana Veselinovic, ex allenatrice di Safarova e Cornet.
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