WTA Finals, Cibulkova: "Kuznetsova? Ci sta se sia arrabbiata, il match è stato durissimo"

TENNIS – Dal nostro inviato a Singapore Diego Barbiani

E’ il ritratto della felicità, e non potrebbe essere altrimenti, Dominika Cibulkova. La slovacca, alla prima partecipazione alle WTA Finals, conquista la prima finale dopo un match durissimo contro Svetlana Kuznetsova conclusosi 1-6 7-6(3) 6-4 in oltre due ore ed un quarto di gioco.

“Sono felicissima del risultato ma soprattutto perché il match non mi vedeva in vantaggio fino alla fine. Sono riuscita a rimanere tranquilla ed a ribaltare l’incontro anche se ho avuto molti momenti in cui Svetlana mi stava pressando ed ero in enorme difficoltà: lei ha giocato davvero, davvero bene per tutta la partita”. La partita ha avuto numerosi strappi e nel terzo set, con Kuznetsova avanti 4-2, è stata in grado di risalire per la quarta volta fino al successo: “Sono stata più aggressiva, ma anche con più efficacia. Ho concluso il secondo set con tanto coraggio, la vedevo che stava calando e cominciava a mancare qualche risposta, così mi sono trovata sopra 2-0 e 30-0 ed ho pensato che ormai fossi arrivata. Poi un nuovo cambio di rotta, ho fatto qualche errore di troppo, ma sono riuscita a ritrovare la giusta aggressività”. A riguardo invece del momento di nervosismo di Kuznetsova durante e dopo la partita: “Ci sta, assolutamente. Io ero così felice e piena di gioia che non mi sono neppure accorta che lei stesse quasi uscendo dal campo senza fermarsi per stringere la mano. Può capitare, può capitare di uscire da una partita in cui sei arrabbiata, delusa… Non siamo molto legate, quindi non poteva esserci un abbraccio a rete o cose simili, però andiamo d’accordo. Soprattutto, per me è comprensibile se lei fosse arrabbiata a fine match considerato tutto”.

Un altro punto importante della sua conferenza stampa è stato quando le hanno chiesto della lunga pausa, circa una decina di minuti, che la russa si è presa tra secondo e terzo set: “Queste lunghe pause non sono semplici da gestire, sono forse i momenti più complicati nel tennis perché puoi essere distratto da 1000 cose e perdere l’attenzione. Ho cercato soprattutto di non perdere l’attenzione e di rimanere attiva, positiva. Pensavo a quello che dovevo fare. Dovevo servire io, per cui mi serviva il massimo dell’attenzione. Se io avrò mai intenzione di fare una cosa simile? No, non sono quel tipo di giocatrice. Perderei il ritmo. Lei però ha avuto il tempo concesso dalle regole”. 

Dopo aver battuto Simona Halep disse che sarebbe andata a far shopping pur di non guardare la fine di Kerber-Keys: “No, non sono andata poi. Quando ho finito qui sono rientrata in hotel per sistemarmi ed ho visto per un attimo che Kerber aveva vinto il primo set 6-3. Ok, mi sono fermata ed ho realizzato. Non l’avessi mai fatto! Ho cominciato ad essere nervosissima, ma non potevo guardare il livesore sperando che qualcuno mi mandasse un messaggio per dirmi che era tutto ok. Ne sono arrivati a decine ed ho cominciato a saltare dalla gioia. Con questo successo salirò ancora in classifica, ormai più mi inoltro nella top-10 più sento di appartenerci veramente: è la cosa più importante per me in questo momento”.

 

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