TENNIS – ATP – Di FABRIZIO SALVI.
SHANGHAI. Si sono concluse le prime partite del Masters 1000 di Shanghai, penultimo dei 9 in programma nel 2016, ed in prima linea c’è l’ottimo risultato di Alexander Zverev.
Il tedesco era opposto ad un primo turno molto complicato contro John Isner, ma ha saputo venirne a capo con un perentorio 6-4 6-2 fatto di ben 4 break ad uno dei migliori servitori dell’intero circuito ATP e con un match giocato ad ottimi livelli. Al prossimo turno, per il tedesco, Marin Cilic.
Benoit Paire b. Joao Sousa 6/3 5/7 6/1
Joao Sousa e Benoit Paire hanno aperto il programma con una di quelle che si sarebbe potuta rivelare una delle partite più interessanti del programma odierno. Il fantasioso tennista di Avignone non ha dovuto impiegare molto per portare a casa il primo set, che è durato mezzora ed è stato deciso da due break arrivati nella seconda metà. La Tige, questo il soprannome del transalpino, ha poi dovuto subire il rientro di Joao Sousa nel secondo parziale, reso scoppiettante da break e contro-break a ripetizione. Quando il numero 1 di Portogallo è sembrato essere in pieno controllo del set, portandosi fino al 4 a 1 con una prova sciagurata di Paire al servizio, ha allentato di colpo la tensione, facendosi rimontare fino al 4 pari. Sousa ha avuto comunque la sua chance di mettere la testa avanti poco più tardi e l’ha sfruttata al meglio portandosi sul 6 a 5, mettendo il timbro sul secondo set nel game successivo.
Senza storia il terzo parziale, con Paire che si è portato avanti fino al 5 a 0 ed ha chiuso in maniera più che agevole per 6 a 1. La Tige incontrerà il vincitore dell’interessantissimo incontro tra Juan Martin del Potro e David Goffin.
T. Fritz b. S. Robert 7/6 (2) 2/6 6/3
Vita dura, anzi durissima, per il giovanissimo qualificato Taylor Fritz contro Stephane Robert. Un incontro che ha messo di fronte due generazioni di tennisti, considerato che il francese ha il doppio degli anni dello sfidante. Questo non ha di certo tolto lo spirito combattivo a Robert, sceso in campo determinato e, con il suo tennis efficace, è riuscito a trascinare l’americano al tie-break, perso per due soli punti.
Di tutta altra pasta il secondo set, giocato magistralmente dal francese, eccezion fatta per il primo game al servizio da brivido, con palle break salvate a ripetizione. Il colpo lo realizza a metà del parziale, quando strappa il servizio a Fritz e si invola per un comodo, quanto inaspettato, 6 a 2. La stoffa dell’astro nascente americano si vede poco più avanti quando strappa il servizio al suo avversario e chiude l’incontro al primo match point.
S. Johnson b. M. Klizan 6/2 6/3
Ottima prova di Steve Johnson contro l’esplosivo mancino Martin Klizan, quest’ultimo protagonista di un ottimo 2016 suggellato dalle vittorie di due prestigiosi Atp 500 come quello di Rotterdam e di Amburgo. Un incontro a due volti, con un primo set che si era messo molto male per il tennista Californiano. Ha, infatti, dovuto rincorre dal 4 a 2 di svantaggio, riuscendo successivamente ad inanellare 4 game di fila che gli sono valsi la conquista del set. Il secondo parziale è stato deciso da un unico break, sempre a favore di Johnson, che lo ha portato alla vittoria in un’ora e una manciata di minuti.
K. Edmund b. F. Delbonis 6/3 5/7 6/4
Piccola consolazione per Kyle Edmund che si prende una mini-rivincita contro un argentino dopo che, qualche settimana fa, la nazionale di Daniel Orsanic ha estromesso dalla Davis Cup la Gran Bretagna di Murray & co.
Un incontro durato poco più di due ore e vissuto sul sottile filo dell’equilibrio, spezzato dal break britannico a inizio match. L’argentino è un tipo tutt’altro che arrendevole, a proposito di Davis ne sa qualcosa il nostro Fabio Fognini, e infatti ha spinto il set fino al break decisivo, arrivato quando ormai il tie-break era ad un passo per Edmund.
Se c’è un errore che non doveva commettere Delbonis, era quello di fare un altro set di rincorsa contro un giocatore reduce da buoni risultati come il suo avversario. Perdere il primo game di battuta, per giunta 0-40, è un peccato che l’inglese non ha perdonato, capitalizzando fine alla fine l’unico break del parziale.
V. Troicki b. L. Rosol 6/2 6/4
É un Troicki come al solito volitivo quello sceso in campo contro un altro avversario tutt’altro che arrendevole, Lucas Rosol. Il tennista di Belgrado ha messo in piedi una prestazione solida, come testimonia il fatto di non aver mai ceduto il servizio al suo avversario. Adesso lo attende un test ben più probante contro la Tds numero 4, Rafael Nadal.
M. Zverev b. Z. Zhan 6/1 6/2
Senza storia la partita tra Mischa Zverev, il fratello maggiore della giovanissima promessa Alexander, e il ventiseienne cinese Ze Zhan, che staziona intorno alla posizione numero 200 del ranking mondiale. Un incontro, dicevamo, senza particolari sussulti, poiché il tennista di casa non ha messo in campo colpi e attitudine adeguati ad un appuntamento di tale rilievo, probabilmente attanagliato dalla tensione. Il tedesco giocherà il prossimo turno con il vincitore dell’incontro tra Sam Querrey e Nick Kyrgios.
J-W. Tsonga b. F. Mayer 6/3 6/2
Uno dei piatti forti di giornata è sicuramente la partita tra il talentuoso francese Jo-Wilfried Tsonga e Florian Mayer. Il gioco del tedesco avrebbe potuto mettere in difficoltà il transalpino, specialmente quando scende in campo in versione sbiadita come è accaduto oggi. Invece non ha saputo far leva sugli errori che piovevano dall’altra parte del net, dando la possibilità a Tsonga di mettere sempre la testa avanti, e di restarci fino alla fine. Due set chiusi in poco più di un’ora valgono al tennista di Le Mans l’accesso al secondo turno da giocare contro Janko Tipsarevic.
V. Pospisil b. I. Karlovic 7/5(5) 6/4
L’impresa di oggi l’ha compiuta proprio Vasek Pospisil, battendo in due set uno specialista di queste superfici e recordman di ace Ivo Karlovic. Un piccolo capolavoro quello del canadese, che ha avuto il merito di concedere la miseria di una sola palla break – peraltro non convertita dal gigante croato – e ha sfruttato al meglio le sue occasioni prima nel tie-break del primo set, e poi a inizio del secondo quando compie lo scatto decisivo verso questa sorprendente vittoria.
N. Almagro b. M. Youzhny 3/6 6/2 6/2
L’ultimo incontro di giornata è quello giocato tra due dei rari rovesci a una mano rimasti nel circuito. Mikhail Youzhny, dall’alto dei suoi 34 anni, ha saputo far suo un set nel quale Nicolás Almagro ha commesso una miriade di errori, ma avuto il merito di tenersi aggrappato grazie al servizio. Youzhny ha chiuso un set condotto in scioltezza, ma che ha rischiato di complicarsi proprio sul traguardo, quando il murciano ha avuto anche due palle del contro-break. Nel secondo set, quando i più si aspettavano lo scioglimento definitivo del tennista iberico, ecco invece l’inaspettata risalita. Il russo diventa di colpo più incerto al servizio e, complice qualche acciacco fisico che palesa sempre di più col proseguo del match, resta intrappolato nella ragnatela fatta di rovesci e diritti a chiudere che lo spagnolo gli ha tessuto, portandolo a cedere il secondo parziale.
L’inerzia della partita è ormai girata e Youzhny ormai è sempre più alle corde. Almagro, nonostante il suo animo ondivago e istintivo che gli ha fatto perdere anche incontri apparentemente già vinti, chiude la disputa a suo favore in due ore e dieci minuti.
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