TENNIS – Dalla nostra inviata a Flushing Meadows Francesca Cicchitti
US OPEN. Roberta Vinci ha battuto Christina McHale qualificandosi così per il terzo turno dello US Open 2016 grazie al successo per 6-1 6-4 in un’ora e quattro minuti.
Una partita non facile dal punto di vista psicologico, poiché ancora una volta Roberta giocava contro una giocatrice americana. Il pubblico americano, però, le ha dimostrato tutto il suo sostegno, nonostante lo scorso anno abbia impedito a Serena di fare Grande Slam.
Non giocava sull’Arthur Ashe Stadium, ma sul Louis Armstrong, non era seduta sulla stessa sedia sulla quale aveva battuto Serena Williams, e la stessa dove aveva giocato la finale dell’anno scorso contro Flavia, eppure anche oggi c’erano e si respiravano quelle emozioni vissute lo scorso anno da Roberta, che continuano ad accompagnarla e a darle quella carica e quella positività che le hanno permesso in campo di dominare il gioco.
Era la terza volta che le due giocatrici giocavano l’una contro l’altra. I due precedenti, uno nel 2011 a Brisbane e l’altro a Miami nel 2013, entrambi in favore di Roberta. I pronostici erano in favore della Vinci vista anche la classifica: Roberta numero otto del ranking mondiale e Christina numero cinquantacinque.
Il primo set è andato via in ventidue minuti. Per Roberta è stata quasi una passeggiata. Poi nel secondo set la McHale è entrata in partita e il gioco si è fatto un po’ più equilibrato, ma Vinci non ha mollato. Ha dovuto faticare un po’ di più rispetto al primo set, ma le discese a rete e quel suo favoloso rovescio in back, sono sempre una sicurezza.
Proprio sul 3-2 e sul servizio di Roberta, che l’italiana, ha cominciato ad accusare i tiri potenti e profondi dell’americana, la McHale infatti ha tirato fuori tutte le sue armi vincenti per cercare di contrastare il gioco dell’italiana.
Roberta stessa ha ammesso a fine partita: «La McHale è un’ottima avversaria, ha giocato un secondo set migliore del primo. Il suo servizio è molto buono, gioca bene di anticipo. Devo dire che mi ha messo spesso in difficoltà, ha avuto diverse palle break. Io comunque penso di aver giocato una partita migliore rispetto al primo turno…».
E ancora una volta lo speaker le ha domandato, quanto è bello essere ancora qui e vincere? Fin dove vuoi arrivare, come lo scorso anno? «L’anno scorso qui a Flushing Meadow per me è stato un momento molto bello, ripeterlo sarebbe un sogno, ma voglio pensare a ogni singola partita, giorno dopo giorno».
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