TENNIS – Di Giancarlo Di Leva
Andy Murray ha fornito una straordinaria dimostrazione di tenacia riuscendo a “scippare” a Milos Raonic il trofeo del Queen’s rimontando da 6-7 0-3 con due break a sfavore contro un giocatore che a quel punto aveva una striscia vincente di 55 games di servizio.
Il tennista scozzese conquista così per la 5° volta il trofeo scavalcando 7 tennisti che nella storia del torneo si sono fermati a 4 vittorie:
Andy Murray → 2009, 2011, 2013, 2015, 2016
Andy Roddick → 2003, 2004, 2005, 2007
Lleyton Hewitt → 2000, 2001, 2002, 2006
Boris Becker → 1985, 1987, 1988, 1996
John McEnroe → 1979, 1980, 1981, 1984
Roy Emerson → 1963, 1964, 1965, 1966
Anthony Wilding → 1907, 1910, 1911, 1912
Major J.G. Ritchie → 1902, 1904, 1906, 1909
Lo scozzese ha raccolto la sua 37° vittoria ATP in carriera (in 57 finali disputate), mentre Roger Federer, sconfitto in semifinale anche ad Halle (dove è primatista di titoli con 8 trofei) da un ottimo Alexander Zverev poi a sua volta fermato in finale da Florian Mayer, per la prima volta dal 2000 arriverà a Wimbledon senza aver alzato un solo trofeo in stagione.
Dopo essere stato sconfitto dal giovane e talentuoso Dominic Thiem a Stoccarda, in semifinale, ha ceduto al diciannovenne tedesco Zverev, che ha conquistato così la sua prima vittoria su un top-10. Purtroppo per lui, è arrivata poi la seconda finale persa consecutivamente dopo Nizza. Il connazionale Mayer, rientrato nel circuito dopo una lunghissima assenza, a 32 anni ha giocato il torneo della vita vincendo il primo ATP 500 distanza di 5 anni dall’unica precedente vittoria risalente al torneo ATP 250 di Bucarest del 2011.
Per il giovane tennista tedesco, comunque, c’è la soddisfazione di essere l’unico teenager dentro la top-30 della classifica mondiale che gli permetterà anche di essere testa di serie a Wimbledon.
Per Federer, invece, trattasi della prima sconfitta contro un teenager da Cincinnati 2006 quando fu sorpreso da Murray al 2° turno.
Lo svizzero ha comunque stabilito altri 3 primati, non di primo livello ma che comunque andiamo a segnare:
– ha raggiunto la 12° semifinale nelle ultime 12 partecipazioni al torneo di Halle;
– ha eguagliato il record di Vilas di partite vinte outdoor in carriera (811),
– ha battuto il record di match vinti consecutivamente in tornei ATP 500: 28 da Dubai 2014 superando Rafael Nadal che era arrivato a 26 tra Mexican Open 2005 e Dubai 2007.
Altri numeri della settimana
5 – gli anni trascorsi dall’unico derby tedesco in finale al torneo di Halle risalente al 2011 con Philippe Kolschreiber che si impose su Philipp Petzschner.
29 – la striscia di match vinti da Federer contro tennisti belgi dopo il quarto di finale con David Goffin ad Halle
38 – la striscia di sconfitte consecutive degli azzurri contro Ferrer interrotta dalla vittoria di Andreas Seppi al 1° turno ad Halle. Seppi si conferma il miglior italiano sull’erba con un bilancio di 43 vittorie e 33 sconfitte.
41– gli over-30 presenti nei top-100 di questa settimana
192 – il ranking di Florian Mayer alla vigilia del torneo di Halle. E’ la più alta classifica di un vincitore di tornei maggiori da quando Nicolas Mahut, da n.240, si impose nel 2013 sempre sull’erba a S’Hertogenbosch superando in finale Stan Wawrinka. Con la vittoria di ieri Mayer ha recuperato ben 112 posizioni tornando tra i top 100, al n.80.
In campo femminile spazio ai giovani talenti. La francese Caroline Garcia vince il suo terzo torneo WTA (non considerando il 125k di Limoges) sull’erba di Maiorca battendo in finale la lettone Anastasjia Sevastova alla sua seconda finale dopo quella vittoriosa di Oeiras del 2010.
Madison Keys, a cui l’erba evidentemente piace, vince il suo secondo torneo in carriera imponendosi a Birmingham superando Barbora Strycova in finale, dopo che nel 2014 aveva vinto a Eastbourne battendo in quel caso l’attuale n.4 del mondo Angeliqe Kerber.
Con il successo di domenica la Keys fa il suo esordio tra le top-10 diventando la ventisettesima top-10 americana da quando è stato introdotto il ranking (3 novembre 1975). E’ la prima statunitense a riuscirci 17 anni dopo l’ingresso di Serena Williams, che divenne top-10 nel lontano 1999. Da allora nessuna tennista USA era riuscita ad emulare l’attuale n.1 del mondo. Da ieri ci sono ben 3 tenniste nate in USA ad essere tra le migliori 10 del mondo, evento che, tra le altre cose, non si verificava dal 2005, quando in classifica c’erano Davenport, allora n.2 del mondo, e naturalmente le sorelle Williams con Venus n.7 e Serena n.9.
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