Categories: Roland Garros

Roland Garros – Schiavone: «Poche probabilità di rivedermi a Parigi, ma non ho annunciato alcun ritiro. Per il futuro bisogna lavorare sui giovani»

TENNIS – Dal nostro inviato a Parigi PIERO VASSALLO. Francesca Schiavone eliminata al primo turno del Roland Garros da Kiki Mladenovic, la milanese ammette che ci sono basse probabilità di rivederla a Parigi il prossimo anno.

A tenere banco è la clamorosa gaffe del Roland Garros, che sul sito ufficiale e sull’account twitter ha annunciato che quello di oggi sarebbe stato l’ultimo match in assoluto nello Slam parigino: «L’annuncio ha spiazzato anche me quando me lo hanno mostrato sul cellulare. Io non ho annunciato alcun ritiro». Amarezza per il risultato, la Leonessa non digerisce la sconfitta:«La rabbia per una partita persa si smaltisce in modo diverso rispetto a quando sei più giovane, magari a 20 anni perdi e spacchi una bottiglia, oggi ho avuto un piccolo crollo poco dopo il match, probabilmente un calo di pressione».

Il pubblico del Suzanne Lenglen le ha riservato un’ovazione, forse ingannata dal falso messaggio diffuso dal torneo: «Non so se lo abbiano fatto a causa di quel messaggio, magari avevano apprezzato la partita anche se ho fatto cag***. Io comunque farei una cosa del genere per un atleta che ha fatto cose importanti, applaudirei tantissimo giocatrici come Serena o Venus Williams, perchè hanno dato tanto e una loro prestazione vale oro in ogni caso». 

Dunque nessun ritiro, ma le probabilità di rivederla sui campi del Roland Garros non sono poi tante: «Se dovessi dare una percentuale al momento penso sarebbero basse». Le sconfitte di Errani e Vinci confermano la fine dell’epoca d’oro del tennis femminile italiano? «Non so se sia la fine, anche io mi sono stupita guardando lo score. Però Sara è del 1987, ha fatto grandi cose e può fare ancora tantissimo. Per il futuro c’è da lavorare tanto sui giovani, bisogna risollevare su un sistema che fa fatica e sicuramente bisogna investire tanto nei prossimi anni».

Forse si è persa un’occasione per lavorare meglio sullo slancio dei risultati degli ultimi anni: «Il punto era far crescere e far migliorare il sistema italiano, un momento propizio era quello successivo alla mia vittoria qui, ma anche dopo la vittoria di Flavia un anno fa o nel 2012 dopo la finale di Sara Errani. Ho sempre detto che è necessario lavorare per il futuro. Servono i migliori professionisti, investire tempo e denaro. Potrei occuparmene io in futuro? Potrebbe interessarmi, ma bisogna prima studiare tanto».

Redazione

La redazione di Ok Tennis è formata da rappresentanti di tutte le minoranze tennistiche esistenti al mondo. Inoltre, è conforme alla Déclaration des Droits de l’Homme et du Citoyen emanata il 26 agosto 1789.

Share
Published by
Redazione

Recent Posts

Pagellone WTA: Sabalenka e Paolini leader, ma la lode (alla carriera) va a Kerber

Come sempre, a Natale si è tutti più buoni. Per cui, senza troppo indulgiare oltre,…

2 giorni ago

Auguri a Gianni Morandi, eterno ragazzo che amava il tennis

di Salvatore Sodano C'era un ragazzo che come me… amava i Beatles il Rock&Roll… e…

2 settimane ago

Swiatek: “Ho ricevuto supporto da tante. Dura paragonare me con Sinner o Halep”

Iga Swiatek è stata protagonista di intervista con Anita Werner a 'Fakty po Faktach" (Il…

2 settimane ago

L’Italia si prende tutto, anche le Finals 8 di Davis Cup!

La FITP (Federazione Italiana Tennis e Padel) e l’ITF (International Tennis Federation) sono liete di…

3 settimane ago

Ranking ATP/WTA: Sinner, sei mesi da numero 1

Sei mesi da numero uno. Jannik Sinner inizia oggi la ventiseiesima settimana consecutiva in vetta…

3 settimane ago

Halep accusa l’ITIA di doppio standard con Swiatek, ma ci sono pesanti distinguo

Simona Halep non è stata fin qui la sola giocatrice a esprimersi sul caso di…

3 settimane ago