TENNIS – SHANGHAI. Nonostante gli avvertimenti dell’Atp, Andy Murray continua a non dare certezze sulla sua partecipazione alle Atp Finals di Londra. Questo perché, a suo dire, la finale di Coppa Davis è la priorità.
D’altronde non capita tutti gli anni di giocarsi il titolo, con buone probabilità di vincere. Soprattutto se sei il giocatore pilastro della tua nazionale e la Scozia è arrivata in finale per tuoi grandi meriti (e sforzi). Senza contare la serie di fortunate concause che devono infilarsi per il verso giusto nel corso di tutto un anno, e la possibilità di diventare idolo incontrastato del Regno Unito.
Non importa insomma che il presidente dell’Atp Chris Kermode gli abbia ricordato che «i giocatori sono tenuti a giocare» l’evento di fine stagione. Lo scozzese continua per la sua strada. «Non mi metterò ulteriore pressione addosso – ha detto in conferenza stampa a Shanghai – La schiena mi ha dato problemi nel cambio di superficie. Sono sempre stato aperto nel passato rispetto a tutti i tornei e alle sfide di Coppa Davis. Ora devo pensare a fare quel che è meglio per me».
«Se tutto va per il meglio e la mia schiena sta bene quando mi alleno sulla terra, allora sarò alla O2 Arena – ammette Andy – E’ un torneo che mi piace giocare ed è un bel riconoscimento per tutto quello fatto durante l’anno. Ma tra i due eventi la Davis resta la mia priorità, voglio cercare di essere al 100% fisicamente per quello».
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