Speciale Pennetta / Il futuro di Flavia: il tennis, il matrimonio e… Una famiglia

TENNIS – Di Gianluca Atlante

Flavia Pennetta, presente e immediato futuro. Barcellona, Brindisi e ancora tennis. Almeno sino al termine della stagione, ma senza pressioni, senza quell’assillo che la vittoria in uno Slam prestigioso come l’Open degli Stati Uniti ha cancellato definitivamente.

La verità è che Flavia ha desiderio di diventare prima moglie e poi magari mamma. Di una vita normale, magari non ai fornelli, ma godendo di quelle cose che tanti anni di professionismo hanno di fatto cancellato o, se vogliamo, annullato. Voglia di Enel Basket Brindisi, la sua squadra del cuore. Voglia di andare al mitico “Elio Pentassuglia”, mettersi una sciarpa al collo e tifare per un basket che ama quasi al pari della moto di Valentino Rossi, del suo amico Valentino Rossi. Al quale, se non lo avrà già fatto più volte, chiederà di vincere il decimo mondiale, così da festeggiare insieme a lui e al “suo” Fabio Fognini, un qualcosa di molto simile al suo successo a Flushing Meadows.

Voglia di casa, di papà Oronzo e mamma Concita, voglia di calore umano, quello vero, di una città pronta ad abbracciarla come si conviene a chi, al di là di tutto, l’ha resa ancora una volta celebre. Il tutto con Giovanni Malagò, il suo presidente al Circolo Canottieri Aniene, in agguato. Pronto a sferrare l’attacco decisivo, a dirle… “Cara Flavia, ci sono le Olimpiadi, c’è una medaglia importante da conquistare, per te, per me, per l’Italia intera. Ci vogliamo pensare?”. E l’abbinamento con un matrimonio, ci dicono, fissato per giugno del prossimo anno, sarebbe esplosivo. Prima con Fabio all’altare, poi magari in campo per un misto-cuore all’ombra del Pan di Zucchero, in portighese Pao de Acucar.

Affascinante e romantica come idea, che il buon Giovanni, capo dello sport italiano, ha in mente da sempre per la “sua” Flavia, a maggior ragione dopo il trionfo di New York. Poi Barcellona, la casa dell’amore, il rifugio dove consumare con Fabio, ore spensierate. Lontane da clichè abituali: campo da tennis, massaggi, conferenze stampa, partite, roomservice e camera da letto in albergo. Oggi Flavia, che lo è sempre stata, si è risvegliata donna. Bella, affascinante, innamorata e felice. Oggi Flavia vuole camminare per strada, con quel tacco che le ha sempre donato e con la voglia di sentirsi donna, vera, semmai ce ne fosse bisogno. Magari con un bel pancione a custodire una piccola Flavia o un picco Fabio. Lo Slam più bello, alle porte di una famiglia che sta per diventare tale.

 

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