TENNIS – Di Andrea Scodeggio
L’arrivo della primavera è segnata da degli eventi che ne sanciscono la sua presenza. Il clima mite, le prime fioriture e poi c’è il tennis. Quello, in realtà, non manca mai, ma ciò che cambia è la superficie. Si è infatti conclusa, ma solo momentaneamente, la stagione sul cemento per dare spazio a quella sulla terra rossa.
Come ogni anno questa particolare superficie, così scivolosa e dai rimbalzi lenti, permette ad alcuni giocatori di potersi esprimere al meglio, favorendo le cosiddette maratone tennistiche e mettendo in seria difficoltà giocatori che amano campi più rapidi. C’è però da aggiungere come oramai tutti i giocatori siano in grado di adattarsi al meglio ad ogni cambiamento ed i veri specialisti di una sola superficie sono oramai specie in via d’estinzione.
Detto ciò, chi saprà adattarsi meglio quest’anno? E’ inutile ribadire come ci si aspetti il ritorno del dominatore sul rosso degli ultimi dieci anni: Rafael Nadal. Lo spagnolo ha faticato parecchio lo scorso anno e quest’anno ha pure peggiorato il suo rendimento. Ci si attendeva un inizio difficoltoso, ma non così indietro a questo punto della stagione. Nel suo entourage si parla di ansia, paura di non riuscire a fare più le cose di un tempo, ma la dietrologia ci insegna che non bisogna fidarsi della apparenze perché tutti sanno qual è il vero obiettivo della stagione del maiorchino: il decimo Roland Garros. Nessuno aveva mai osato tanto nella storia del tennis e lo spagnolo, che già vanta il record di nove titoli dello stesso slam, vorrebbe spodestare ogni record in questo senso ed assicurarsi un posto nell’immortalità, che comunque già gli spetta.
Come si è intuito, la terra rossa è spesso di terra di conquista ispanica, od al massimo sudamericana, eppure c’è anche chi vorrà difendere risultati prestigiosi o vorrà imporsi anche su questo terreno solitamente ostile. Novak Djokovic ha un conto aperto con il Roland Garros e vorrebbe saldarlo al più presto, viste le occasioni degli ultimi anni sfumate. Con un Nadal a mezzo servizio, pur sempre pericoloso, è l’occasione buona per accaparrarsi l’ultimo slam che manca nella sua bacheca. C’è anche chi, come Roger Federer, ha preferito saltare Miami per prepararsi al meglio al rosso, da sempre non la sua superficie preferita, e non avrà molto da difendere se non la finale del master 1000 di Montecarlo. Altri tennisti che dovranno difendere dei buoni risultati, sono sicuramente Kei Nishikori, finalista al master 1000 di Madrid, e Stanislas Wawrinka, vincitore proprio di Montecarlo. Chi dovrà preservare punti importanti sarà anche il lettone Ernest Gulbis, ultimamente un po’ sottotono e con una semifinale al Roland Garros dello scorso anno che scadrà a breve. Così come Andy Murray, che sulla terra non si è mai espresso su grandi livelli ma che l’anno scorso centrò la semifinale a Parigi. Potrebbe approfittarne Milos Raonic, uno dei giovani più in forma ma non ancora un terraiolo provetto, oppure uno fra Thomas Berdych o David Ferrer, da sempre un lottatore e pronto a combattere.
Tra le donne, chi più di tutte potrà rigenerarsi è sicuramente Maria Sharapova. La russa numero due, ha sofferto il dominio della Williams e proverà a rifarsi sulla superficie che più le ha dato soddisfazioni dalla sua rinascita. I due Roland Garros vinti sono stati il punto più alto raggiunto, ma in entrambi i casi non ha mai battuto Serena. L’unica volta che si sono affrontate a Parigi, fu la finale del 2013 ed è stata vinta, come sempre quando le due si affrontano, da Serena: non un bel biglietto da visita.
Anche Simona Halep, vincitrice quest’anno del suo primo master 1000 in carriera ad Indian Wells, dovrà difendere la finale del Roland Garros dello scorso anno, oltre ad Eugenie Bouchard ed Andrea Petkovic che anche loro avranno in scadenza la semifinale dello slam parigino. Le possibilità di ripetersi, attualmente, sono piuttosto scarse, ma non è detto che non avvenga.
Infine ci sono gli italiani, solitamente amanti del manto rosso. Fognini lo scorso anno non brillò, se non in Davis Cup, ed avrà sicura voglia di rivalsa, oltre a Seppi e Bolelli che finora hanno alternato grandi gioie ma anche delusioni cocenti. Mentre tra le donne, su tutte è Sara Errani quella più a rischio, in quanto dovrà difendere un risultato davvero prestigioso: la finale degli Internazionali di Tennis a Roma. La bolognese ha però nella terra i suoi exploit e ci si attende che anche quest’anno non deluda le attese. La stagione sul rosso è alle porte, non ci resta che attenderne i suoi sviluppi.
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