TENNIS – Di Piero Vassallo
RIO DE JANEIRO. Dopo aver sofferto le pene dell’inferno e aver salvato due match point contro la brasiliana Haddad Maia nei quarti, Sara Errani vince con molti meno patemi la semifinale contro la svedese Johanna Larsson, battuta 7-5 6-3 in un’ora e mezza scarsa.
Prima finale dell’anno per la tennista bolognese che con questo risultato scavalca Flavia Pennetta e ritorna numero 1 d’Italia, con la possibilità di portarsi fino alla posizione numero dodici in caso di successo nella finale di domani contro Anna Karolina Schmiedlova, finalista in un torneo WTA per la prima volta in carriera. Per Sarita sarà invece la finale numero diciassette, l’undicesima sulla terra battuta dove il bilancio è positivo (6-4), un’opportunità importante per mettere fine a un digiuno di titoli che dura da quasi due anni: vittoria ad Acapulco nel marzo del 2013 contro la Suarez Navarro. E’ comunque una bella boccata d’ossigeno per una giocatrice che negli ultimi mesi ha faticato ad ottenere risultati positivi: dopo i quarti al Roland Garros dello scorso anno la Errani ha messo a referto dodici vittorie e quattordici sconfitte, un bilancio reso meno deficitario soprattutto dai quarti di finale a Flushing Meadows, ultimo percorso veramente soddisfacente dell’ex top 10 azzurra. Le delusioni della campagna australiana e lo shock per il doppio KO, prima in singolare e poi in coppia con Roberta Vinci, nel primo turno di Fed Cup contro la Francia dovevano essere subito archiviate e la finale di Rio de Janeiro, pur non essendo la panacea di tutti i mali, è quanto meno una buona medicina.
Il percorso è stato tutt’altro che impossibile, per arrivarci ha superato Pereira (109 WTA), Dominguez Lino (108), Haddad Maia (234) arrivando ad un punto dalla sconfitta e quest’oggi Johanna Larsson, numero 69 della classifica e sempre battuta nei sei precedenti giocati. La nativa di Boden non ha mai vinto un set contro la giocatrice italiana e neanche oggi, a dispetto del 7-5 del primo parziale, ci è andata vicina. E’ stata la Errani a portarsi avanti già nei primi game del match ed è stata brava a riprendersi immediatamente il break di vantaggio nell’undicesimo gioco dopo aver perso il servizio a zero nel game precedente. Nel secondo set la Larsson è partita meglio, è riuscita a portarsi sul 3-0 ma col passare dei minuti è calata vistosamente, mentre dall’altra parte Sarita non ha dato segno di cedimenti e con un parziale di sei giochi consecutivi ha chiuso la pratica, mostrando segnali incoraggianti dal punto di vista fisico. Contro la Schmiedlova sarà sfida inedita, la superficie e la classifica sorridono alla Errani, ma la ventenne slovacca sembra in grande forma ed eccezion fatta per il set perso quest’oggi nella semifinale contro Irina-Camelia Begu, ha dominato le varie Van Uytvanck, Ormaechea e Cepede Royg mostrando un’ottima condizione atletica.
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