TENNIS – Di Diego Barbiani
DUBAI. Sembrava non riuscire a chiudere questa partita, Simona Halep, che nonostante una migliore freschezza fisica ha rischiato tantissimo nel secondo set contro Karolina Pliskova.
Il decimo titolo in carriera, per lei, è arrivato al termine di un incontro giocato punto a punto e chiusosi 6-4 7-6(5). Respinte le velleità di una ceca apparsa più volte provata dallo sforzo fisico enorme delle ultime due settimane ma che ha tirato fuori un carattere straordinario. A Dubai la rumena si è presa una bella rivincita, dopo le delusioni dell’Australian Open e della Fed Cup, ottenendo dai quarti di finale tre vittorie una più pesante dell’altra a cominciare da quella contro Ekaterina Makarova, che proprio a Melbourne la irrise con una prestazione scintillante. Oggi ha fronteggiato un’altra giocatrice che proveniva da vittorie di spessore su Ana Ivanovic e Lucie Safarova, oltre alla maratona vincente di ieri contro Garbine Muguruza, ed in generale da inizio anno sta lasciando grandissime impressioni su una sua crescita futura.
Oggi, però, le dieci partite giocate negli ultimi undici giorni hanno presentato il conto e nonostante un inizio martellante con sole prime di servizio in campo, ha ceduto il break decisivo per il primo set nel settimo game. Fino al 3-3 del secondo parziale era una partita di pura intelligenza della rumena, che non si scomponeva di fronte alle fucilate che lasciava partire la sua avversaria. Quando poi è passata a condurre anche in quella frazione, qualche timore si è instaurato nella sua mente e le è sempre mancato il colpo del ko definitivo. Pliskova è rientrata nel match una, due, tre volte, tirando fuori tutto l’orgoglio di chi non ne voleva sapere di lasciare la scena nonostante facesse molta più fatica a rimanere agganciata al punteggio. Alternava punti strabilianti ad altri dove le mancava un passo e perdeva controllo sul colpo, o si faceva prendere dalla smania di cercare la riga e con poca lucidità non c’entrava il campo, o veniva costretta a remare dalla sua avversaria.
Sono stati diversi i momenti in cui Halep poteva chiudere la partita, evitandosi i rischi di un tie-break diventato poi un 50-50. Sintomatici i due doppi falli consecutivi dal 6-5 40-30 in suo favore: era così vicina a vincere, ma doveva prendere rischi enormi perché dall’altra parte della rete Pliskova non perdonava ed aggrediva con ferocia ogni pallina.
La ceca, al tie-break, è stata avanti anche di un minibreak ma non è riuscita a prendersi il terzo set che avrebbe rimescolato interamente la situazione. Le è sfuggito il secondo titolo Premier della stagione dopo quello di Sydney, quando a fermarla fu la connazionale Petra Kvitova al termine di due tie-break lottatissimi. Continuando così, però, in futuro potrebbero essere non poche le soddisfazioni che saprà togliersi.
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