TENNIS – ROTTERDAM. Con l’uscita di Andy Murray nella giornata di ieri, quella tra Tomas Berdych e Stan Wawrinka sarà forse la finale migliore che si potesse desiderare all’Atp 500 di Rotterdam.
I due sono arrivati all’ultimo atto passando per partite diametralmente opposte: quella del ceco è stata molto agevole, con Gilles Simon che ha pagato un po’ la grande partita nei quarti contro il n.1 del tabellone ed è entrato in campo scarico, finendo per essere spazzato via 6-2 6-1 in meno di un’ora di gioco. Diversa, invece, la partita del n.4 del seeding che ha impiegato due tie-break per avere la meglio su Milos Raonic. 7-6(3) 7-6(7) il finale, con nessuno dei due giocatori che era riuscito durante i precedenti 24 a strappare la battuta all’avversario. Anzi, quello che aveva sofferto di più paradossalmente, è stato proprio Wawrinka che ha salvato sei palle break a fronte di una sola avuta. Nel secondo tie-break, inoltre, è stato sotto 4-6 ma grazie anche ad un grave errore del canadese sul primo set point ha risalito la china e sull’8-7, al secondo match point, ha chiuso con un dritto in uscita dal servizio. Domani andrà a caccia del nono titolo in carriera, il secondo stagionale, mentre per Berdych potrebbe trattarsi dell’undicesimo, l’ultimo dei quali ottenuto proprio a Rotterdam un anno fa.
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