TENNIS – WUHAN. Fosse stata una partita a poker, Petra Kvitova sul 6-3 5-4 e servizio ha fatto “all in”: vinta quella mano (quel turno di battuta) ha ottenuto titolo e qualificazione al Master di Singapore.
6-3 6-4 ad Eugenie Bouchard, secondo titolo stagionale, schiaffo alle critiche, carica esplosiva ed atteggiamento finalmente positivo. La sua vittoria è un misto di tutto quanto- Potenza e precisione, se abbinate al meglio, sono uno show in cui l’avversaria è semplice spettatrice non pagante. Non è stata una mazzata come nell’ultima finale di Wimbledon, ma per la canadese c’è stato ancora una volta poco da fare, impotente e scoraggiata da una giocatrice che da quello Slam pare aver limitato gli alti e bassi, o quantomeno offre l’idea che sta lavorando tanto sotto il profilo psicologico e fisico per fare il salto di qualità anche sotto questo aspetto. Sul 6-3 5-2 Petra ha servito una prima volta per chiudere la partita ma, mancato anche un match point, si è fatta strappare per la prima volta la battuta. Forse in altre situazioni questa l’avrebbe messa in difficoltà, fatta vacillare qualche certezza, invece sul 5-4 ha fatto “all in”, giocando un gran game e portandosi a casa il titolo.
E’ il trionfo n.14 per lei, che ad un mese dal termine della stagione regolare appare tra le più cariche delle top-player, pronta a sfruttare qualsiasi occasione per attaccare la posizione n.2 di Simona Halep e tornare a cullare sogni (fino ad ora) impensabili.
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