Roland Garros – è sempre Sharapova: terza rimonta e terza finale consecutiva

TENNIS – Di Andrea Scodeggio

PARIGI. Parigi è il regno di Sharapova. La prima semifinale femminile del Roland Garros è stata vinta dalla russa sulla canadese Eugenie Bouchard, con il punteggio di 4-6, 7-5, 6-2 in due ore e ventisette minuti. E’ la terza finale consecutiva per lei, mentre per la giovane promessa si tratta della seconda sconfitta in una semifinale di Slam, su due tentativi, ma non può avere rimpianti contro il prepotente ritorno di Maria, specie nel terzo set.

La partita è la cronaca di una Sharapova già vista in questo Slam. Per la terza volta consecutiva la russa si trova ad inseguire il match, colpa di un servizio difettoso e della intraprendenza della Bouchard, per niente intimorita al cospetto della campionessa e suo idolo da ragazzina. Dopo aver perso il primo e rimontato con sofferenza il secondo, ha chiuso con grande autorità il terzo, interrompendo la striscia di dieci vittorie consecutive della canadese che comprendevano la vittoria Norimberga della scorsa settimana e la semifinale a Parigi di oggi.

Nel primo set è la canadese ad orchestrare un gioco migliore che ingarbuglia una Sharapova fallosa e senza servizio. Regala il break al terzo gioco e fa scappare la giovane Eugenie sul 3-1. L’ intraprendenza della Bouchard è la chiave di questo set. Si salva da due palle break nel sesto gioco e potrebbe anche salire sul 5-2, ma la risposta errata sulla seconda della russa, salva la Sharapova dal tracollo. Come molti match nel circuito femminile, anche questo subisce uno scossone. Dal possibile 5-2 Bouchard, si arriva al 4-4, appena la canadese scende di ritmo e non riesca ad entrare con la prima di servizio, rimettendo la russa in partita. E’ un fuoco di paglia, perché il servizio della russa quest’oggi risulta imbarazzante e nel nono gioco non mette nemmeno una prima in campo e commette un doppio fallo, permettendo alla canadese di entrare con decisione negli scambi e vincere tutti i duelli di forza, salendo sul 5-4 e possibilità di servire per il set. L’inesperienza della semifinale non si fa sentire e la Bouchard salva una palla break con uno stupendo rovescio lungo linea e conquista il set, dopo un’errata risposta della Sharapova: 6-4.

Il secondo parziale, è un’altalena di break ed occasioni perse per entrambe, ma alla fine è l’esperienza a premiare la russa. Come contro Stosur e Muguruza, la reazione della Sharapova non si fa attendere, entrando meglio con il servizio e strappando poi la battuta alla sua avversaria: 2-0. La luce riaffiorata, viene subito inghiottita da una marea di errori commessi dalla russa nel gioco successivo: Dal 30-0 Sharapova commette due doppi falli ed un dritto a campo aperto tirato in corridoio, regalando il break alla Bouchard. La canadese non è comunque la stessa del primo brillante set e perde nuovamente la battuta, permettendo alla Sharapova di salire 4-1 dopo un altro game sofferto. Il servizio continua ad essere la vera croce della russa e le crea problemi anche al momento di chiudere il set. Su tre set point disponibili, due li spreca con dei doppi falli (il terzo lo cancella Bouchard con una risposta profonda) e la canadese può rientrare nel set, alla terza palla break del game: 5-4. Maria però gioca meglio sul servizio della canadese e nel dodicesimo gioco si procura altri due set point e questa volta non li spreca, vincendo il parziale per 7-5.

Nel decisivo parziale, diventa fondamentale l’esperienza e lo stato fisico migliore della russa. Nel quarto gioco, sul servizio della Bouchard, dal 40-0 la Sharapova sfodera un tennis eccelso ed alla seconda palla break, la canadese commette un grossolano errore di dritto al volo e regala il 3-1 alla russa. E’ il segnale del crollo per la giovane Eugenie, che non può più tenere quel ritmo infernale ed è costretta a cedere nell’ottavo gioco, al quinto match point: 6-2 e match Sharapova.

Petkovic o Halep sono avvisate. Maria Sharapova non la si può mai dare per morta.  

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