TENNIS – Di Diego Barbiani
MIAMI. Maria Sharapova ha sconfitto 7-5 6-1 Petra Kvitova, qualificandosi così per le semifinali del Wta Premier Mandatory di Miami. La russa, n.4 del torneo, affronterà al prossimo turno la vincente tra Serena Williams e Angelique Kerber.
Quella di oggi è stata la prova migliore che Sharapova ha offerto fin dall’inizio del torneo, da inserire tra le più belle di tutto questo primo trimestre del 2014. All’inizio, però, ha sofferto un po’ la partenza sprint della sua avversaria che con un break in apertura cercava di prolungare il suo momento d’oro vissuto ieri nei due set conclusivi contro Ana Ivanovic.
La russa, finalista qui per cinque volte, ha atteso che la ceca sfogasse tutti i suoi colpi nella speranza che iniziasse a concedere qualcosa. Il break in apertura non ha agevolato la vita a Kvitova, perché c’era ancora tanta strada da fare per giungere al traguardo e dopo un momento di sbandamento Sharapova stava entrando definitivamente in partita.
Passavano i game e qualche doppio fallo in momenti scomodi incominciava a minare le certezze della n.7 del mondo. I primi due sono stati commessi sul 40-30 ma fino al 4-2 aveva annullato le uniche due occasioni concesse grazie a due servizi vincenti.
Avanti 4-3, però, non è riuscita ad annullare anche la terza chance che concedeva. Sharapova era definitivamente in partita e non dava l’idea della giocatrice insicura e fallosa delle partite precedenti. Un dato fondamentale che ha giocato a suo favore sono stati gli scarsissimi doppi falli commessi, appena tre in totale in tutto l’arco del match.
Sul finire del primo parziale la pioggia ad intermittenza faceva capolino e costringeva le giocatrici a sospensioni del gioco continue, che danneggiavano entrambe. Quella che però ne ha più risentito è stata Kvitova, che dalla ripresa definitiva dei giochi sul 5-5 non è più stata in grado di vincere un game fino al 5-0 Sharapova del secondo.
Non aveva neppure colpe, la russa si era trasformata in una macchina e giocava solo vincenti o colpi profondissimi su cui era quasi impossibile ribattere. Vinto il primo in crescendo, Maria ha dominato tutto il secondo parziale, volato via in un battito di ciglia. Lo scoramento ha preso corpo nel morale della ceca, che non riusciva più a fare male e cominciava a perdere la misura dei colpi.
Il game della bandiera portato a casa sul 5-0 per la sua avversaria è una pillola che non può non rendere meno amara questa sconfitta, alla fine tanto netta quanto inappellabile. Eppure aveva cominciato bene, trovando buone soluzioni soprattutto di dritto. Però con questa diventano cinque partite (su sette) dove Sharapova ha la meglio. Ed oggi, una volta di più, ha dimostrato che quando c’è da tirare fuori gli artigli lei non vuole essere seconda a nessuno.
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