Fed Cup – Knapp&Giorgi, spettacolo a Cleveland: Usa – Italia 0 – 2

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CLEVELAND – Uragano Camila! Dopo la prima giornata di incontri, valevoli per l’accesso ai quarti della Fed Cup., Italia e Stati Uniti sono sull0 0-2 . Alla vittoria sofferta di Knapp, Camila Giorgi, all’esordio assoluto con la maglia della nazionale, conquista il secondo punto di giornata, battendo la statunitense Madison Keys con il punteggio di 6-2, 6-1 in un’ora esatta di partita. Camila si conferma, se mai ce ne fosse bisogno, un mostro su questa superficie ed il ritmo imposto alla sua avversaria è stato tale da non lasciarle alcun scampo. Di contro la Keys è stata piuttosto timida ed impacciata ed ha finito per subire la straordinaria prepotenza dell’Italia da fondo campo, specie quando la statunitense non metteva dentro la prima di servizio, ovvero quasi sempre. Il primo set rispecchia molto la natura delle due giocatrici in campo. Entrambe giocano colpi profondi e violenti ed i vincenti, così come gli errori, si susseguono in continuazione. Camila prende un vantaggio di un break e sale 2-0, ma subito viene recuperata dalla statunitense, salvo poi breakkarla ancora e salire sul 4-1. Madison Keys risulta particolarmente nervosa e non riesce mai entrare con la prima di servizio. Facile per la nostra entrare violentemente sulla seconda dell’avversaria e volare alla conquista del primo parziale, nonostante qualche rischio occorso in battuta. 6-2 Il primo parziale.

Nel secondo set la Giorgi continua ad infierire sulla statunitense e si porta subito in vantaggio di un break: 2-0. A questo punto l’incontro si indirizza in una sola via, ovvero quella azzurra. La Keys è sempre più frustrata, mentre Camila trova angoli pazzeschi e con un rovescio lungo linea perfetto strappa ancora il servizio all’americana, per poi concludere  il suo successivo turno di battuta con un ace: 5-0. Il game dell’americana serve solo per le statistiche e spezzare un emorragia di punti a favore dell’italiana (7 game consecutivi), perché poi la Giorgi va a servire e diventa implacabile: 6-1 ed Italia che mette una serie ipoteca sui quarti di finale. Basterà un punto domani perche l’Italia delle debuttanti ottenga la sua grande gioia personale e continui a scrivere altre grandi pagine di Fed Cup.

 

LA KNAPP PARTE BENE – L’Italia delle debuttanti è partita con il piede giusto.  Nel primo match di giornata al Public Auditorium di Cleveland,  valida per la sfida di primo turno della Fed Cup.  fra Italia ed Usa, la nostra Karin Knapp si è imposta faticosamente sulla statunitense Christina Mchale con il punteggio di  6-3, 3-6, 6-1 in 2 h 17’ di gioco,  nonostante il pubblico contro (ma rispettoso) e le difficoltà iniziali,dovute probabilmente ad un approccio teso al match dell’altoatesina. Il primo set è presto detto: Karin dà l’impressione di essere più forte della sua avversaria, specie quando entra con il servizio, ma la tensione di dover rappresentare l’Italia le gioca inizialmente un brutto scherzo. Concede nel suo primo gioco due palle break, che poi annulla efficacemente con il servizio, e si trova 0-30 nel secondo game di battuta. La statunitense non ne approfitta e permette a Karin di riprendersi e strapparle il servizio, salendo 3-1. Mchale rischia più volte di capitolare, concedendo diverse palle break sia nel sesto che nell’ottavo gioco (in quest’ultimo erano addirittura due set point), ma viene sempre graziata dall’italiana. La percentuale di prime però è in continua risalita e quando Knappa entra in campo con il servizio, l’avversaria non ha scampo. Nel nono gioco Karin serve per il set e non sbaglia, chiudendo 6-3 il primo parziale in 51 minuti.

 

Il secondo parziale comincia subito con un game interminabile della statunitense, dove vengono concesse a Karin ben quattro tentativi di brekkare la sua avversaria, ma tutti andati a vuoto per errori grossolani dell’italiana (su tutti una comoda volee messa sulla rete a campo aperto). Al quinto tentativo però, la statunitense crolla e finisce per cedere la battuta: 1-0. Sembra fatta, ma l’italiana non si scrolla di dosso le scorie della paura e del nervosismo, finendo per commettere due doppi falli ed errori a ripetizione, restituendo il break faticosamente conquistato: 1-1.  Il match, in questo momento, cambia padrone. Mchale prende fiducia, trova i colpi per spostare Karin e complice un calo vistoso dell’italiana si porta avanti di un break nell’ottavo gioco che risulterà decisivo, permettendole di chiudere il parziale anch’essa per 6-3. Si decide tutto nel terzo set e la nostra parte male, regalando subito due palle break (come in apertura di match) ma riesce a scuotersi e rimanere in partita. Mchale si distrae e finisce lei per perdere l’inerzia del match a suo favore e finendo per andare sotto addirittura per 3-0, complice anche delle fastidiose vesciche alla mano destra della statunitense. L’intervento del fisioterapista non serve e la Mchale crolla 4-0. L’altalena delle emozioni termina con l’italiana che riesce a sconfiggere le sue paure e chiudere 6-1, nonostante aver ceduto un break nel quinto gioco ed essere stata 40-40 sul servizio decisivo. Karin, a fatica, buona la prima!

 

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