di ELISA PIVA
MELBOURNE – Va bene il caldo, va bene non trovare subito il ritmo al primo turno, ma se l’Azarenka vista all’esordio contro la Larsson è la giocatrice che deve fermare Serena Williams, l’americana può dormire sonni tranquilli.
Lo si era detto anche dopo i primi turni degli Us Open scorsi, poi Vika ci regalò una gran finale proprio contro Serena. Ma qui a Melbourne c’è una differenza rispetto a New York: il caldo infernale. E la campionessa in carica ha dimostrato, quest’oggi come in passato, di soffrire parecchio le alte temperature.
La bielorussa nel primo set è apparsa imballata, insofferente e poco pimpante fisicamente, ed ha commesso spesso errori grossolani dettati dalla fretta (alla fine del parziale saranno 23). Dall’altra parte invece la Larsson ha giocato un buon primo set, spingendo quando ne aveva la possibilità e mandando spesso in difficoltà Vika con pallettoni in difesa. Di certo la numero 2 del tabellone non si aspettava una resistenza tale. Così, dopo ben sei break (e due opportunità sprecate dalla svedese per chiudere il parziale con il servizio), si arriva al tie-break; e come spesso accade a chi non è abituato a certi ritmi, la svedese si scioglie sul più bello, cedendo di schianto e lasciando strada all’Azarenka, che chiude 7 punti a 2 in 1 ora e 12 minuti.
Come nel più classico dei copioni, quando la giocatrice più forte porta a casa un primo set molto lottato, il secondo va via in discesa. Così è anche per la bielorussa, che conclude set e match per 6 giochi a 2. Lo spavento è passato. Al prossimo turno c’è la Zahalavova Strycova, e forse anche al prossimo turno qualche pausa se la potrà ancora concedere. Ma se vorrà conquistare il terzo titolo consecutivo, Vika dovrà sicuramente cambiare registro dal terzo turno in poi.
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