L'affronto di Obama alle leggi anti-gay russe: Billie Jean King a rappresentare gli Usa a Sochi

Il presidente Barack Obama ha scelto niente meno che Billie Jean King come rappresentante degli Usa alla cerimonia d’apertura dei Giochi Olimpici Invernale di Sochi. Il presidente statunitense ha voluto così inviare alla Russia un chiaro messaggio sul suo modo di trattare gay e lesbiche, scegliendo due ex atlete apertamente omosessuali nella delegazione che rappresenterà gli Stati Uniti.

L’ex stella del tennis e icona gay Billie Jean King farà infatti parte della delegazione che sfilerà in occasione della cerimonia di apertura del prossimo 7 febbraio. Per la cerimonia di chiusura è stata poi scelta Caitlin Cahow, paladina dei diritti degli omosessuali e olimpionica di hockey su ghiaccio a Vancouver 2010 e Torino 2016.

La King si è detta «profondamente onorata» di essere inclusa nella delegazione, aggiungendo: «Sono altrettanto orgogliosa di rappresentare i membri della comunità Lgbt a sostegno di tutti gli atleti che saranno in competizione a Sochi e spero che questi Giochi saranno davvero uno spartiacque per l’accettazione universale di tutte le persone».

Per la prima volta dal 2000 dunque gli Stati Uniti non invieranno un presidente, un ex presidente, una First Lady o un vice presidente nella delegazione che li rappresenterà ai Giochi. Anche se la Casa Bianca non ha parlato specificamente delle leggi russe contro i gay nel presentare la sua delegazione, il portavoce Inouye Shin ha ribadito che queste scelte «rappresentano la diversità che gli Stati Uniti costituiscono» e che Obama «sa che presenterà al mondo il meglio dell’America: diversità, determinazione e lavoro di squadra». La Casa Bianca ha inoltre spiegato che impegni già presi impediranno al presidente Obama di essere presenta ai Giochi.

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