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US Open: Diokovic ancora senza ostacoli, è in semifinale!

NEW YORK. Djokovic ha vinto ed ha così agguantato la semifinale a New York, evento che si verifica ormai dal 2007. Il serbo non ha entusiasmato come forse qualcuno si attendeva, ha condotto agevolmente per due set abbondanti e poi, dopo un terzo parziale dove il rendimento era in calo, nel quarto ha deciso di non voler rischiare oltre ed ha concluso senza troppa pietà. Ora sarà chiamato necessariamente alla grande prestazione contro Wawrinka, per non subire il gioco dello svizzero e non ritrovarsi a sudare freddo come avvenuto in Australia.

La partita di Novak è già in discesa con un break subito ottenuto al primo turno di risposta. Doveva essere un match semplice, questo l’ha ulteriormente avvantaggiato. Per quasi tutta la durata del parziale Djokovic manteneva il servizio in saldo, ad eccezione sul 5-3 quando salvò una palla del controbreak. Al russo era difficile chiedere di più, costretto ogni volta quasi a sperare nell’errore avversario per cercare di impostare una controffensiva. Era in balia del proprio avversario, che in un’ora e mezza conduceva per 6-3 6-2.

Il terzo set ha premiato la tenacia del russo e nel quarto game un Djokovic evidentemente in calo di rendimento ha ceduto la battuta all’avversario, risvegliandone l’animo da combattente e quella carica agonista che stava mancando. Sul 2-4 ha ripreso lo svantaggio, ma un nuovo black out gli è costato la perdita definitiva del primo parziale nel torneo. A questo punto un po’ perché la fatica della maratona trionfale contro Hewitt di due giorni fa ed un po’ perché anche il n.1 ha deciso di non voler più scherzare, Djokovic ha ingranato una marcia superiore e Youzhny è progressivamente sparito dal campo. Il ritmo del quarto set era insostenibile per lui, che in breve si è trovato sotto prima di uno e poi di due break prima di rimediare un 6-0 pesante.

6-3 6-2 3-6 6-0 il punteggio finale per il finalista della passata edizione e campione a New York nel 2011 che fino ad ora, complice un tabellone per lui fin troppo comodo, ha potuto permettersi cali come oggi senza però pregiudicare il match, ma che da ora non avrà più margine. Prima Wawrinka, con lo svizzero che oggi ha dato dimostrazione di come sia in palla, poi con grande probabilità Nadal, nella riedizione della finale di due anni fa. Djokovic saprà cambiare registro?

Diego Barbiani

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