7 aprile 1980: Tracy Austin diventa numero 1 del mondo a 17 anni

Non Martina, non Chris. Ad inizio 1980 la vera sensazione del tennis femminile è una ragazzina con i codini che si prende il trono del tennis prima della maggiore età

A cavallo tra la fine degli anni ’70 e i primissimi anni ’80 un tornado ha investito il tennis femminile. Una specie di tempesta violentissima e necessaria, ma sfortunatamente troppo breve. Stiamo parlando di Tracy Austin, campionessa annunciata già dall’età di 12 anni, in un’epoca in cui le promesse venivano mantenute.

Tracy nasce a Palos Verdes (California) il 12 dicembre 1962 e nelle sole categorie giovanili è stata capace di vincere ben 21 titoli. Con una piccola precisazione: per lei il periodo junior non è praticamente mai esistito, dal momento che già il 10 gennaio 1997 – dunque all’età di 14 anni e 28 giorni – si aggiudicava a Portland il suo primo titolo professionistico!

L’anno successivo si conferma con altri due titoli, ma è il 1979 il vero momento della sua esplosione. Inizia la stagione aggiudicandosi l’Avon Champinship di Washington, dominando in finale Martina Navratilova 6-3, 6-2. Sarà la prima di quattro finali vinte in quell’anno contro la fuoriclasse ceca, tutte senza perdere un set (San Diego 6-4, 6-2; Filderstadt 6-2, 6-0; Tokyo 6-2, 6-1). È anche l’anno in cui si aggiudica a Roma anche il suo unico titolo su terra rossa, dove in semifinale sconfigge Chris Evert, mettendo fine all’incredibile striscia di 125 vittorie consecutive dell’americana sui campi in terra.
Il suo primo grande trionfo arriva all’Us Open, dove vince superando in finale ancora la Evert col punteggio di 6-4, 6-3.

Ormai Tracy è lanciata e il 1980 sarà l’anno della conferma, dove arriverà ad aggiudicarsi ben 12 titoli. I primi 6 arrivano nei primi mesi dell’anno e proprio il 7 aprile 1980 – dopo il trionfo di Hilton Head su Regina Marsikova – conquista per la prima volta (a 17 anni e 116 giorni) la prima posizione nella classifica mondiale. Ci rimane per un totale di 22 settimane, divise in due diversi periodi.

Il 1981 è un altra grande stagione, con 8 titoli, tra cui il memorabile bis all’Us Open su Martina Navratilova (1-6, 7-6, 7-6).

Nel 1982 i primi scricchiolii del suo fragile fisico. Un solo successo e soprattutto tanti problemi alla schiena. Nel 1983 l’unico Slam al quale riesce a partecipare è il Roland Garros, ma perde nei quarti di finale.
A fine anno si arrende alla sciatica e a soli 21 anni è costretta ad abbandonare l’attività agonistica.

Tenterà di rientrare due volte, nel 1988 e nel 1992, ma come per Borg il suo sarà un rientro molto triste. Preferiamo ricordarla sorridente a New York, mentre sollevava il trofeo al cielo il trofeo dell’Us Open.

 

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